Re: equilibrio forze: quiete o moto?
"nanofuc" <nanofuc_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1155639816.243512.273840_at_75g2000cwc.googlegroups.com...
> dopo molto ragionamento mi � sorto un dubbio molto basilare di fisica.
> Comincio dalle mie conoscenze: 1)ogni corpo non soggetto a forze
> persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme
Dovresti aggiungere: o che la risultante delle forze agente su di esso sia
nulla (stiamo parlando di punti materiali, vero?).
> 2)ad
> ogni azione corrisponde una reazione, cio� ogni qualvolta si applica
> una forza ad un corpo se ne forma una uguale ed opposta che la
> equilibra.
Cosi' e' detta molto male. Il terzo principio e' sempre quello che da' piu'
problemi. Quasi sempre e' spiegato malissimo.
Non c'e' nessun equilibrio tra le forze. Se un corpo A esercita una forza
sul corpo B il corpo B esercita una forza uguale e contraria *sul corpo A*.
Quindi la risultante delle forze non e' nulla, perche' non ha senso parlare
di risultante visto che sono forze applicate su corpi diversi.
> Ora comincio ad immaginare: a)applico una forza ad un corpo
> che fino a quell'istante era immobile b)in conseguenza alla legge 2) si
> forma una forza opposta che la bilancia: la risultante delle due forze
> � quindi nulla.
>c)essendo la risultante delle forze applicate al corpo
> nulla, esso persevera nel suo stato precedente di quiete. Da qui
> scaturisce la mia domanda: come � possibile giustificare da un punto
> di vista fisico il movimento di un corpo precedentemente in moto, se
> ogni volta che applico una forza questa viene perfettamente
> controbilanciata, facendo persevare il corpo stesso nel suo precedente
> stato di quiete? Veramente non riesco a capire dove sto sbagliando!
Vedi sopra. E' colpa del terzo principio, sempre lui, maledetto :)
Ciao,
fadeh
Received on Wed Aug 16 2006 - 10:51:42 CEST
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