Ciao a tutti,
studiando la meccanica dei fluidi mi sono trovato di fronte a un esempio di
cui non riesco a capire a fondo una precisazione:
L'esempio si propone di calcolare il lavoro delle forze esterne agenti su un
corpo di volume V che e' sottoposto ad una compressione uniforme isoterma
quando la pressione esterna passa dal valore p1 al valore p2.
L = int[p dV]. (p = pressione, V = volume)
Ora, poiche' la compressione e' di volume ed e' isoterma, si utilizza dV/V
= - dp/b (dove b e' il modulo di compressibilita' isoterma). Otteniamo:
L = int[p * V/b * dp] che integrato tra p1 e p2 da': (V/2b)*(p2^2 - p1^2) [a
meno dei segni].
Pero' il libro aggiunge: "Nell'operazione di integrazione si e' considerato
costante il volume, che in realta' cambia, anche se di poco".
Che il volume cambi sotto l'azione delle forze mi sembra corretto, quello
che non capisco e' quando sostiene che non se n'e' tenuto conto durante
l'integrazione. Con la sostituzione dV/V = -dp/b non mettiamo proprio in
relazione la viariazione di volume legata alla variazione di pressione? Non
"teniamo quindi conto" di come varia il volume in funzione della pressione?
Quello che mi sembra di intuire e' che la V nel secondo integrale non e' in
realta' una V ma una V(p).... ma non mi spingo oltre, qualcuno ha qualche
suggerimento che mi possa aiutare ad interpretare correttamente il fenomeno?
Grazie,
fadeh
Received on Thu Aug 03 2006 - 13:24:09 CEST
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