Re: quesito su simultaneità

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 04 Aug 2006 21:00:32 +0200

Bruno Cocciaro ha scritto:
> ...
> Provo a darti le risposte nella maniera migliore compatibilmente alle
> mie possibilita'.
Sara' il caldo, ma mi riesce difficile seguire tutto il tuo
ragionamento, per cui mi soffermo su un punto particolare.

> ...
> Anche c non si misura operativamente ma si fissa per definizione
> quando scegliamo l'unita' di tempo:
> l'unita' di tempo e' data dal tempo necessario affinche' la luce
> rimbalzi avanti e indietro su un'asta rigida lunga 0.5 m per
> 300.000.000 volte.
A dire il vero e'l'inverso: e' l'unita' di lunghezza che e' definita a
partire da quella di tempo. Ma questo e' secondario...
La mia obiezione e' che stai falsando lo sviluppo storico.
Che l'attuale stato delle definizioni delle unita' sia quello, e' un
fatto. Ma e' un punto di arrivo, e ci si deve chiedere come ci si e'
arrivati.

Ci si e' arrivati dopo un lungo periodo in cui le unita' di tempo e di
lunghezza erano definite indipendentemnte, e una serie di misure
sempre piu' accurate hanno mostrato che la velocita' della luce
(andata e ritorno, OK) risultava sempre la stessa.
Nel tuo modo di presentare la cosa questo processo scompare, e sembra
che le definizione del valore di c sia una pura convenzione.
Quanto al valore numerico, e' ovvio che e' arbitrario; ma quanto alla
possibilita' di dare un valore fisso, questa si basa sull'esperienza.
      

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Aug 04 2006 - 21:00:32 CEST

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