Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Non e' la legge di conservazione dell'energia a proibire che la
> macchina in salita raggiunga la stessa altezza da cui era partita, ma
> e' l'esistenza degli attriti, se la macchina raggiungesse la stessa
> altezza sarebbe violato il secondo principio della termodinamica, e si
> otterrebbe un moto perpetuo di seconda specie (la macchina potrebbe
> andare su e giu' per un tempo infinito tra i due colli senza un
> apporto esterno di energia).
Danilo Giacomelli ha scritto:
> Si chiama moto perpetuo di seconda specie, e contrasta con il secondo
> principio della dinamica.
> Un esempio pi� semplice sarebbe un pendolo nel vuoto e senza attrito.
Vedo che siete in due a usare esattamente lo stesso argomento, e la
cosa mi stupisce alquanto, perche' io la so diversa.
1) Non mi risulta che il secondo principio vieti i moti senza attrito,
come non vieta le trsf. reversibili.
2) A quanto so io, per "moto perpetuo di seconda specie" s'intende una
macchina che utilizza il calore di una sola sorgente a data
temperatura, convertendolo integralmente in lavoro meccanico.
Questo si' che va contro il secondo principio!
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Elio Fabri
Received on Sat Aug 05 2006 - 20:52:44 CEST