Re: la massa gravitazionale di un elettrone diventa infinità?

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 19 May 2019 19:21:15 +0200

Caro Elio,

non intendevo gettare benzina su una questione già abbondantemente
discussa. tuttavia, pu concordando col tuo punto di vista al 98% non
posso non far notare a tutti che lo stato di fatto della letteratura,
anche recente in Fisica è che di masse relativistiche, inerziali,
grazitazionali, attive e passive 9mancano le riflessive :-) ) si
continua a parlare e non solo a opera di sprovveduti.

Quindi, senza nulla togliere alla sensatezza delle tue conclusioni,
insisto sul fatto che maggior economia non vuol dire impossibilità o
errore concettuale (cfr. mia risposta a Wakinin Tanka di pochi minuti
fa). Personalmente trovo poco picevole introdurre un tensore di massa
dipendente dalla velocità, solo per non sganciarsi da F-=ma. Ma questo
non vuol dire che non si possa fare.

Quando tu dici che (devo riportare manualmente perché il tuo messaggio
ha un "--" iniziale che lo trasforma in una "signature" facendolo
ignorare a thunderbird. Forse anche i simboli al posto dei caratteri
non-ascii siano conseguenza di questo).

"Resta per=C3=B2 il fatto che ci sono altri campi della fisica dove la
stessa distinzione non =C3=A8 stata fatta. Il pi=C3=B9 evidente =C3=A8
l'elettromagnetismo. Che la sorgente del campo elettrico si chiami
"carica elettrica", sta bene. Ma quando si scopr=C3=AC (non tanto presto)
che un corpo in moto pu=C3=B2 generare anche un campo magnetico, nessuno
(che io sappia) pens=C3=B2 di definire una "carica magnetica". Si
verific=C3=B2
immediatamente che il campo m. generato era proporz. alla carica
elettrica, e tanto =C3=A8 bastato per usare *una sola* carica.
Non vedo nessuna ragione logica per tenere due diversi atteggiamenti
in due situazioni del tutto simili. "

Però proprio nel caso dell' elettrostatica vien fuori che per mantenere
la stessa carica come carica "passiva" (quella che appare nella legge di
forza) e "attiva" (quella che compare come sorgente del campo), è
necessario introdurre due campi diversi ( D e E). Per cui, anche lì si
potrebbe sostenere la possibilità di un' indipendenza logica dei due
concetti almeno a livello macroscopico, salvo risolvere la questione
mediante una scelta di minor complicazione formale, anche alla luce
delle teorie microscopiche.

Comunque, ribadisco, sono commenti che non vogliono convincere nessuno
della bintà di distinguere tra masse (o cariche) ma solo sottolineano
l'ammissibilità, come ipotesi fisica, della possibile separazione in
regimi non esplorati.

Giorgio
Received on Sun May 19 2019 - 19:21:15 CEST

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