Re: Relativita'

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 22 Jul 2006 18:18:47 +0200

"Luca Andreoli" <luca0906_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:b4ce0e7f46574342390b21f0908a0750_114896_at_mygate.mailgate.org...
> Ritornando all'esempio dell'ossevatore sul treno e l'osservatore
> sulla banchina.......
> Dalla testa e dalla coda del treno partono due segnali luminosi
> che raggiungono CONTEMPORANEAMENTE l'osservatore posto al centro del
> treno, proprio mentre questo osservatore si trova all'altezza di un
> osservatore sulla banchina. Questo osservatore a terra vedra' i segnali
> luminosi in quest'ordine, prima il segnale proveniente dalla coda e
> dopo il segnale proveniente dalla testa del treno.

No. Questo osservatore vedra' i due segnali arrivare contemporaneamente.
Mi verrebbe da dire che su tale fatto ci sia poco da discutere, insomma, che
non c'e' niente da "spiegare": eventi "contemporanei" sono contemporanei per
tutti. Qui con "contemporanei" intendo eventi che avvengono nello stesso
istante e *nello stesso punto*. I diversi riferimenti differiscono per i
numerini che decidono di associare agli eventi (sul treno si dira' ad
esempio che gli eventi avvengono tutti nel punto x'=0m all'istante t'=1s,
sulla banchina invece si dira' che gli eventi avvengono *tutti* nel punto
x=3m all'istante t=2s) ma non certo nel concordare o meno sulla
contemporaneita' degli eventi nel senso appena visto.

Il punto "pericoloso" e' proprio qua:
quando diciamo "contemporaneamente", se intendiamo "nello stesso istante *e*
nello stesso luogo", allora diciamo qualcosa di assoluto, vero per chiunque,
indipendentemente dal riferimento e indipendentemente dalle convenzioni
scelte.
Ed e' vero perche' e' *misurabile*: potremmo pensare ad un esperimento che
darebbe un certo risultato solo in caso di contemporaneita'. Ad esempio
potremmo preparare una lampadina con due entrate e un interruttore. La
lampadina funziona cosi':
se alle due entrate arriva un fascio di luce e se l'interruttore e' su ON
allora la lampadina si accende.
Riprendendo il tuo esempio pensiamo che l'omino sul treno, e immaginiamo che
lui si porti dietro la lampadina con l'interruttore su OFF. Quando l'omino
sul treno si trova proprio di fronte all'omino sulla banchina, decide di
mettere per un istante l'interruttore su ON e poi subito di nuovo su OFF.
La lampadina o si accende, emettendo un breve lampo, o non si accende, e,
nel caso dell'esempio da te fatto sopra (i due fasci di luce arrivano in
contemporanea dall'omino sul treno, quindi dalla lampadina), si accende.
L'accendersi della lampadina e' un dato di fatto del quale chiunque dovra'
prendere atto, anche l'omino sulla banchina. L'acccendersi della lampadina
mostra, anche all'omino sulla banchina, che i due fasci sono arrivati in
contemporanea nel punto dove si trova la lampadina, cioe' dove si trova
anche lui.
Le situazioni:
- i due omini si trovano uno fronte all'altro
- l'interruttore si trova su ON per un breve intervallo di tempo (che
possiamo immaginare piccolissimo)
- i due fasci arrivano dove sono gli omini
sono contemporanee nel senso che avvengono nello stesso istante e nello
stesso punto.

Tornando al punto "pericoloso", se con "contemporaneamente" intendiamo
"nello stesso istante ma in luoghi diversi" allora nascono i problemi,
perche' non diciamo qualcosa di assoluto, diciamo qualcosa che non e'
"chiara", dobbiamo spiegare cosa intendiamo. Anche senza pensare a diversi
riferimenti, rimanendo sempre nello stesso, dovremmo spiegare cosa
intendiamo. Anche rimanendo sul treno, senza pensare alla banchina, dovremmo
spiegare cosa intendiamo, ad esempio, con le parole "i due fasci partono
contemporaneamente (da luoghi diversi)".

> Luca

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
Received on Sat Jul 22 2006 - 18:18:47 CEST

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