Re: Interferenza distruttiva totale
"Michele Falzone" <falzonemichele_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:b8e9d885-0edb-4cbc-b7a6-14dd95801301_at_x17g2000vba.googlegroups.com...
> On 4 Apr, 21:35, "tek_at_diesel" <te..._at_hotmail.it> wrote:
>> Un quesito forse banale, ipotizziamo di possedere un laser di notevole
>> potenza, ottima purezza cromatica ed estremamente collimato, ipotizziamo
>> di
>> puntarlo verso lo spazio cosmico (lavoriamo nel vuoto in assenza di
>> perturbazioni) ove abbiamo sistemato opportunamente dei satelliti
>> stazionari
>> con degli specchi in configurazione tale da creare una sorta di
>> interferometro tipo Michelson-Morley chiuso ad anello, le distanze tra
>> gli
>> specchi sono tali da realizzare una interferenza distruttiva tra i due
>> fasci
>> sdoppiati.
>> Domanda: l'energia del fascio dove finisce?
>> Grazie a colui che vorr� darmi una risposta.
>
> Sentito mai parlare di onde stazionarie?
> Bene, spiegato!
>
[CUT]
Mi scuso per il ritardo nel rispondere alla discussione, ma problemi tecnici
mi hanno impedito per qalche giorno l'invio di ulteriori messaggi.
Spero che quanto pi� sotto riportato soddisfi la richiesta di precisazioni
avanzate da
Fabri che come ho letto � intervenuto nella discussione.
Michele, ipotizza l'instaurasi di un'onda stazionaria... credo che ci�
potrebbe essere "forse" se la fase fosse adittiva e ci� potrebbe portare ad
un accumulo progressivo dell'energia dei fasci come accade nel caso di
specchi non lineari e laser.
Salve cometa. & Bibbiani, grazie per l'intervento, ma resta poco chiaro il
concetto di altrove, se in un punto del percorso i due fasci si annullano,
presumo che non ci sia un oltre, mentre prima sono due fasci distinti. Il
riferimento all'interferometro M.-M. era puramente riferito al principio
fisico in realta si puo immaginare: sorgente con fronte d'onda piano,
sdoppiatore di fascio di adeguato spessore ed indice di rifrazione,
eventuale strato di materiale idoneo a compensare la differete
polarizzazione dei fasci e quant'altro sia necessario correggere al fine di
ottenere
due fasci gemelli ma con fasi opposte, quattro specchi piani con cui
chiudere il quadrato.
Volendo, potrei immaginare il laser, un laser impulsato e prevedere una
leggera quantit� di pulviscolo sospeso per valutare l'esito
dell'esperimento.
A circa met� percorso data la simmetria del sistema avr�
lo scontro frontale dei due fasci e a quel punto, non riesco a immaginare
cosa
accada.
Se spingo la mia fantasia all'assurdo, potrei immaginare che gia
in uscita dallo splitter i fasci non ci sono quindi, lo splitter
assorbirebbe tutta l'energia? Oppure, non vi � interazione e i fasci si
chiudono a quadrato con luminescenza costante lungo tutto il loro percorso,
da cui il probabile instaurarsi di una condizionedi stazionariet� delle
onde.
Oppure... che altro?
Visto che a tuttora non riesco a inoltrare il messaggio approfitto per fare
un'ulteriore domanda:
se il fascio impulsato � ultrabreve e immaginiamo di possedere un'adeguato
apparato in grado di
fotografare la luminescenza del fascio, questo apparir� come una sequenza di
segmenti luminosi di una ben precisa lunghezza data dalla durata
dell'impulso o piuttosto, dei fasci continui che si estendono all'infinito
lampeggianti?
Received on Wed Apr 11 2012 - 14:08:08 CEST
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