Re: la massa gravitazionale di un elettrone diventa infinità?

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Wed, 29 May 2019 07:00:14 -0700 (PDT)

Riposto perche' il msg si era perso (problemi di smartphone...)

Il giorno giovedì 23 maggio 2019 21:35:02 UTC+2, Paolo Russo ha scritto:
>
> [Wakinian Tanka:]
      Sappiamo (anche perche' ne abbiamo discusso molte volte) che la
      curvatura dello spaziotempo generata da un corpo massivo e' una
      proprieta' intrinseca, quindi non dipende dalla velocita' del corpo.
      Ma posso anche aver capito male.
      Se invece ho capito bene, come si fa a conciliare il fatto che la
      curvatura dello spaziotempo rimane la stessa con il fatto che il corpo
      attrae di piu'?
      L'unica spiegazione sarebbe che "capacita' di attrarre i corpi" e
      "curvatura dello spaziotempo" non hanno relazione tra loro. Ma allora
      di cosa parla la RG?
>
> Comprendo la tua perplessita` e non so risponderti. So
> pochissimo di tensori di curvatura. Dal quasi niente che
> ricordo, immagino che tu ti riferisca alla traccia invariante
> del tensore di Ricci.


Intendevo la frase che ho scritto, in quanto letta piu' volte nei forum da utenti autorevoli. Mi pare che corrisponda a quello che hai scritto, ma questo non lo ricordo bene.

> D'altro canto, ci sono pochi dubbi che un sistema di due
> particelle uguali con velocita` opposte abbia una massa pari
> alla somma delle due energie.

Assolutamente.



Pero', ad intuito o poco piu', direi che se due particelle di uguale massa m e velocita' v si avvicinano ad una distanza r, la massa del sistema e' dispersa almeno su una regione di volume (4/3)π(r/2)^3 che quindi, classicamente (non quantisticamente) diventerebbe una singolarita' per r-->0 e anche solo per r piccolo se l'energia nel cm e' sufficiente. Quest'ultimo effetto sarebbe bizzarro: due curvature molto piccole che avvicinandosi ne generano una elevatissima!?

> Mi aspetterei che le curvature
> generate dalle due particelle si sommassero tensorialmente,
> almeno nell'approssimazione lineare.
> Avrei anche un altro ragionamento da offrire, un po' piu'...
> bizzarro.
...
> Vy' = delta_y' / delta_t' = Vy * gamma. La deviazione in O'
> e` stata maggiore di un fattore gamma rispetto a quella
> misurata in O.
>

Non so come interpretare quest'altra stranezza. Pero' e' decisamente inquietante!


Ritornando alla domanda dell'OP, direi che se l'elettrone si muove di moto uniforme, la sua massa non varia; se orbita a distanza r_0 da un punto, la massa vista da distanze r >> r_0 e' pari alla sua energia totale (quindi γ•m, cosa del resto gia' arcinota da E = m•c^2).
Ma nei casi intermedi che succede?

--
Wakinian Tanka
Received on Wed May 29 2019 - 16:00:14 CEST

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