F. Lopez wrote:
Cosa sia in realt� la carica �
> un discorso molto lungo, i gluoni che tengono insieme i costituenti del
> nucleo atomico sono considerati "messaggeri" di carica, alcuni professoroni
> del Caltech in California (che hanno messo in rete le loro conferenze)
> chiamano queste entit� materiali "virtual photons of charge", pare che se i
> messaggi scambiati sono antagonisti le particelle devono respingersi secondo
> regole quantistiche ben precis, altrimenti si attraggono; questo forse
> risponde al tuo quesito, o forse no, ciao.
Ciao, perche' tiri in ballo i gluoni? Basta pensare agli elettroni che
non ci interagiscono neppure no?
Ginofort wrote:
> Ciao a tutti.
> Qualcuno mi sa dire perch� le cariche elettriche di segno opposto si
> attraggono?
Non ti so dire perche' si attraggono, posso provare a dirti come questo
effetto e' descritto molto bene dalla equazioni di Maxwell (che
descrivono anche molti altri fenomeni fisici) e dalla forza di Lorentz,
le quali hanno una solida base sperimentale e teorica.
Poniamo una carica Q1 ferma nel vuoto: in questa situazione le
equazioni di Maxwell si semplificano molto e una di queste ci dice che
il flusso del campo elettrico E=(E1,E2,E3) attraverso una superficie
chiusa e' proporzionale (con costante positiva pari a 4pigreco nelle
unita' di Gauss) alla carica contenuta all'interno superficie.
Se la carica e' puntiforme o ha simmetria sferica il campo elettrico e'
radiale alla carica (le cosiddette ragioni di simmetria che nascono
dalla covarianza delle equazioni di maxwell per certe
trasformazioni...) e il flusso attraverso una sfera di raggio d che
abbraccia tutta la carica si calcola facilmente
Flusso(E)=4pigreco d^2 |E|
che per l'equazioni Maxwell e' uguale a
Flusso(E)=4pigrecoQ1
e dunque |E|=Q1/d^2.
Cioe' nello spazio e' presente un campo elettrico radiale alla carica
Q1 di intensita' Q1/d^2 essendo d la distanza dalla carica in cui
osservo il campo elettrico.
Poniamo ora una carica Q2 a distanza d che sente una la forza di
Lorentz
F=Q2 E
anch'essa radiale (e' proporzionale ad E) e quindi
F=Q1Q1/d^2 r,
dove r eil versore radiale (F e' un vettore, |r|=1==>|F|=|Q1Q1|/d^2)
che da Q1 punta a Q2.
Come vedi se Q1Q2>0 la forza F che e' esercitata su Q2 e' radiale
uscente (e' respinta), se Q1Q2<0 e' radiale entrante (e' attratta).
Ciao.
Received on Thu Jul 06 2006 - 11:27:36 CEST
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