Re: Quanto si puo' comprimere l'informazione?
Ciao
> Preso un file, tipo immagine, per spedirlo mi conviene comprimerlo. OK,
> fin qui ci arrivo anche io....:-)
> Mi si dice pero' che l'immagine man mano che la "comprimo" essa risulta
> meno "nitida"..... fino a quando si perde completamente il senso del
> soggetto.
La lunghezza del programma piu' corto che ti restituisce una sequenza
numerica di dice la "complessita'" della sequenza stessa. Se vuoi
perdere informazioni (che magari non sono essenziali per l'uso che
viene fatto della sequenza) sta a te decidere quanto le informazioni
perse sono inessenziali.
> Ma effettivamente e' vera l'associazione dell'informazione ad una
> quantita' misurabile?
Direi lo studio della scienza dell'informazione e' ormai ben assodato,
indubbiamente la parola informazione puo' avere delle trappole ma
nondimeno se chiedi a un informatico se un'immagine e' complessa
(contiene tanta informazione) o meno, questi probabilmente perndera' un
bel compressore e zippera' il file, piu' il file e' comprimibile minori
sono le informazioni contenute. In questo modo si puo' usare il
compressore per ordinare per contenuto di informazione i file.
> Anzi, direi che la matematica tramite i teoremi non apporta alcun
> incremento conoscitivo ma solo una "rielaborazione" degli assiomi di
> base a scopo chiarificatore: cioe' tutta la matematica gia' si conosce
> interamente a partire dagli assunti principali con i quali la si
> costruisce. Questo per la matematica. Per la fisica (che e' la
> matematica adattata al mondo naturale) le cose stanno diversamente?
Il fatto che una volta dati gli assiomi di una teoria tutti i teoremi
siano "gia' dati" e il lavoro del matematico sia in pratica quello di
estrarre la conoscenza mi puo' trovare parzialmente daccordo.
Quando si dimostra un teorema mica si rielaborano gli assiomi della
teoria!
Il lavoro della matematica e' proprio quello di dare la conoscenza di
quelle "frasi vere"
che sono i teoremi. Secondo me e' il contrario di quanto dici: una
volta date le basi di una teoria la conscenza e' molto limitata proprio
perche' non sono note le conseguenze (il fatto che siano implicite e'
irrilevante), non noto inoltre differenze notevoli sotto questo punto
di vista tra fisica e matematica. Mi pare che l'equivoco nasca dall'uso
della parola "conoscenza" che fai che credo sia decisamente poco
corretto: se ti dicessi gli assiomi di Euclidea tu andresti in giro a
dire che "conosci interamente" la geomtetria euclidea? non credo...
ciao
Paolo
Received on Thu Jul 06 2006 - 14:17:43 CEST
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