Raffy ha scritto:
> Io sapevo che i dopppietti dei binocoli lavorano bene sono in asse e
> ad aperture maggiori sono pessimi, soprattutto per quanto riguarda la
> correzione per il violetto.
Premesso che una volta queste cose le sapevo molto meglio, mentre ora
le ho quasi dimenticate :-<
Non confondere il termine "apertura" con l'angolo di campo.
Tu stai parlando del secondo, mentre "apertura" si riferisce al
diametro dell'obietivo, o meglio al rapporto diametro/focale (detto
"apertura relativa".
E' vero che un binocolo lavora con angolo di campo assai minore di un
obiettivo fotografico standard (ma non di un teleobiettivo).
(Tipicamente, 7-8 gradi contro 45-50.)
Quindi non c'e' motivo di correggerlo a grande campo.
> Mentre, a parit� di apertura, un buon obiettivo fotografico dovrebbe
> essere molto meglio. Non � cos�?
Non e' detto, perche' (come ho cercato di spiegare in un altro posto,
ma non debbo essere stato chiaro) un obb. fotogr. *deve* funzionare
abastanza bene a campo piu' grande (gia' spiegato) e *anche* ad
aperture relative maggiori (1:2 o piu', per es. contro 1:4).
Dovendo salvare capra e cavoli, anche se fatto con molte piu' lenti
per questi motivi, l'obb. fotogr. non e' detto che possa competere con
quelo del binocolo nelle condizioni per cui questo e' _esclusivamente_
progettato.
Un'altra questione, che nn avevo condierato, e' la differenza nella
correzione cromatica. quella dell'obb. fotogr. dovra' essere migliore
nel senso di estendersi su tutto il visibile.
Invece l'obb. di binocolo puo' essere ben corretto solo dove l'occhio
e' piu' sensibile, ossia nel giallo verde.
Quindi e' chiaro che se si usasse un obb. di binocolo con un
rivelatore diverso dal'occhio, la sua coorezione cramtica potrebbe
risultare insufficiente.
> Inoltre, pensavo, ma non per incasinare Angelo....., ma per il suo
> corretto funzionamento, soprattutto a grandi aperture, le ottiche di
> questo spettroscopio non dovrebbero essere anche corrette per le
> aberrazioni sferiche?
Figuriamoci...
L'aberrazione sferica e' una. Poi ci sono tutta una serie di altre
aberrazioni (tra cui la distorsione dicui abbiamo gia' parlato) e
nelle condizioni dell'obb. fotogr. queste possono diventare anche
grosse.
Sono quindi necessari dei compromessi, aiutati dal fatto che il
rivelatore (pellicola e CCD) ha un limite di risoluzione mediamente
peggiore dell'occhio (non molto) e cosi' tollera aberrazioni residue
piu' grandi.
> Un obiettivo per binocolo non � aplanatico, a differenza di uno
> fotografico.
Se i miei ricordi sono corretti, si chiama "aplanatico" un sistema
corretto per aberrazione sferica e coma.
Nessuno dei due casi realizza un aplanatismo esatto. Come ho gia'
detto, la'rte del progetto degli obiettivi e' una serie di
compromessi...
Poi ci sono aberrazioni ulteriori, per es. l'astigmatismo e la
curvatura di campo, che pure vanno tenute in conto.
Insomma, e' un grandioso casino, e c'e' da meravigliarsi e da ammirare
la genialita' dei progettisti dei tyempi ante-computer, che pure
produssero ottimi obiettivi (il mitico Tessar per fare un solo
esempio).
> C'� una cosa che non capisco: ma se il collimatore � un 50 mm (ad
> esempio) e l'obiettivo del CCD anche, allora sul piano CCD, all'ordine
> zero (o senza reticolo) le dimensioni dell'immagine della fenditura
> saranno pari a quelle della fenditura vera. Ma se le focali sono
> diverse, come si calcola la dimensione dell'immagine della fenditura?
> Mi butto: acchiappami :-) .... il rapporto tra le due focali?
Proprio cosi'.
> Questo non l'ho capito. Ma perch� non chiamarle frange?? Le singole
> righe non sono il "luogo"in cui vi � interferenza "costruttiva"? E tra
> le righe una certa interferenza "distruttiva"?
Puo essere una questione di gusti...
Io preferisco riservare i termine "frange" al caso in cui sullo
schermo vedo diversi massimi anche in luce monocromatica.
Qui invece sul rivelatore si mandera' un solo ordine, altrimenti sai
che casino... E le diverse righe ci sono soltanto se eperche' la luce
ha uno spettro di righe.
Incidentalmente, su questo punto avevo posto una domanda che non ha
avuto risposta:
> (A proposito, sai che non ho capito una cosa basilare: che tipi di
> spettri pensi di osservare? Emissione? Assoribmento? Oppure?)
Angelo ha scritto:
> Mi spiegheresti meglio il perch� ci� dovrebbe valere solo per sorgenti
> pi� distanti?
No, vale sempre. Le dita hanno tradito il pensiero ;-)
> Ma l'aumento del diametro di un obiettivo non dovrebbe incrementare, a
> parit� di focale, sia luminosit� che ampiezza di campo?
Neanche per sogno!
Una lente piu' grande raccogliera' piu' luce, ma le direzioni da cui
riece a ricevere la luce sono determinate da altri parametri.
Non a caso di distinguono le "pupille" (di entrata e di uscita) e le
"finestre".
Le prime determinano la luminosita', le seconde il campo.
> Forse avrei bisogno della spiegazione di ampiezza di campo, visto che
> non comprendo come ne abbia una non confrontabile l'obiettivo di un
> binocolo.
> Ti dico come la intendo: � l'area di scena all'infinito che
> l'obiettivo focalizza sul piano focale. Ma se � cos� un obiettivo di
> binocolo ha una ampiezza di campo finita.
Non necessariamente all'infinito, ma pensiamo pure a questa.
Certo che ce l'ha finita, ma questo vale per qualsiasi obiettivo.
Se punti la macchina verso la Polare, stai sicuro che nella foto non
potrai prenderci anche Orione...
--
Elio Fabri
Received on Fri Jun 23 2006 - 21:25:42 CEST