Re: Quale sistema operativo scegliere per studente di Fisica

From: neurino <lelli.luca_at_googlemail.com>
Date: Sun, 9 Jun 2019 23:40:19 -0700 (PDT)

Il giorno domenica 9 giugno 2019 15:00:02 UTC+2, Marco_F ha scritto:
> Salve a tutti,
> la mia domanda esula decisamente dai contenuti consueti del NG ma vorrei
> chiedere consiglio su quale portatile acquistare per mia figlia iscritta
> al primo anno di Fisica. Mac o PC?.
> Mi riferisco non tanto all'interfaccia o all'usabilità del sistema
> operativo, quanto alla disponibilità di software specifici che potrebbe
> trovarsi a dover usare in futuro (per ora quello che ha usato è per
> entrambe le piattaforme) e che esistono per uno solo dei sue sistemi
> operativi.
>
> Grazie per le indicazioni che potrete fornirmi
>
> Marco

Ci sono due punti di vista, quello dell'insegnante e quello dell'utente.





Come insegnante in università di corsi specialistici e master, mi accontento di vedere sul pc degli studenti un software di calcolo numerico e uno di composizione del testo. Anni fa gli studenti arrivavano sempre con Matlab installato su Windows, con il problema che la licenza (cara) era quasi sempre craccata, scaricata da siti russi o cinesi. Questo impedisce per motivi di sicurezza l'aggancio dei pc personali alla rete dell'ateneo. Nei nostri pc istituzionali comunque non lo installiamo più da tempo e abbiamo fatto una scelta di open source completo. Per una serie di motivi: è più pedagogico (anche qui per una serie di motivi), sicuro e - ovviamente - economico.


Quindi, secondo me, come studente, un portatile economico con software open source è la configurazione corretta. Octave, python, Latex, gnuplot. Questi sono gli strumenti (o le famiglie di strumenti) scientifici utili di base.




Come utente però si può avere esigenze più articolate (grafica per lo più), e un Mac é sicuramente un bell'oggetto ma ha lo svantaggio sia del prezzo sia del lock-in tecnologico. Una volta entrato nell'ecosistema Apple, é frustrante rendersi conto che molti accessori sono esclusivamente Apple. Connettività, principalmente, e pezzi di ricambio che, se non sono originali, corrono il rischio di danneggiare lo strumento.



Ci sono anche dettagli più sottili, che si notano solo quando si inizia una programmazione esigente e sofisticata, quali librerie e compilatori che, sebbene nati come open source, furono modificati in alcuni punti e tradotti nel sistema operativo OSX, che é la copia semichiusa di una distribuzione Linux.



Pensando ad una prospettiva di medio termine poi, dopo qualche tempo (variabile dai 2 ai 5 anni) ci si trova comunque davanti alla scelta se cambiare del tutto un portatile o se voler aggiornare le componenti. Questo in funzione sia dell'emivita del prodotto tecnologico in sé, sia del percorso che lo studente avrà nella fisica.




Facendo mente locale, non mi sovviene alcun ambito della ricerca della fisica che non si appoggi a tecniche computazionali. Il che implica più spazio per i dati, più potenza di calcolo, più flessibilità di programmazione. Ergo, più facilità nel migliorare le componenti del portatile, più interoperabilità. Ecco, un Mac offre meno possibilità per l'hardware. Software è tutto sommato ok, fatte le premesse di cui sopra.

Il verdetto comunque è e sarà sempre Linux. Non si scappa.
Received on Mon Jun 10 2019 - 08:40:19 CEST

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