Re: Quale sistema operativo scegliere per studente di Fisica

From: Archaeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it>
Date: Mon, 10 Jun 2019 07:46:11 +0200

> uhm ... ma che distribuzioni hai provato e in che anni
> le hai provate ? E soprattutto, a che livello di
> controllo volevi spingerti ?
>
> Perché praticamente tutte le distribuzioni recenti e
> non per addetti (che so, Gentoo, Slackware o Arch e
> simili), se ti limiti all'esperienza di utente
> normale, sono amichevolissime. [...] aggiungo che sono
> utente basic di linux e non so programmare la shell
> (non riesco a capire le sostituzioni dei parametri,
> una specie di preprocessore, e a stento, ossia
> praticamente no, le RegEx)

Provo a rispondere credendo di restare IT con il gruppo
perché parliamo di uno strumento importante per studio e
lavoro, caso mai se non compaio sul NG forse ci sarà altra
occasione.

Posso dire che ricordo Linux (era red hat? Boh...) da
quando occorreva una pila di floppy per installarlo, per
usare certo hardware serviva ricompilare il kernel (e so
farlo) e ho sempre avuto grandissima simpatia per Linux
(quindi non sono prevenuto) il diverso filesystem con i
suoi punti di mount non mi ha mai creato problemi. Non
l'ho mai abbandonato e adesso ho sia Debian che
soprattutto Mint virtualizzati ma ho provato nel tempo
tutte le distro principali. Spesso faccio partire i miei
Linux virtualizzati per fare cose altrimenti difficili con
windows; insomma credo di essere rimasto a contatto col
mondo Linux da simpatizzante, non certo da da utente
costretto.

Lo sviluppo del software lo faccio con Msys e uso quasi
sempre il porting dei comandi shell nella normale finestra
DOS, insomma ho un sistema Windows ma che uso al 30% come
fosse Linux.

Ho visto nel tempo quali enormi passi avanti Linux abbia
fatto sul fronte del rapporto con l'utente e li apprezzo.

Resta per me il fatto che molti applicativi restano
carenti (penso a Notepad++, XYplorer, etc. che non ci sono
su Linux, e sì so che si arriva sempre a fare quello che
si desidera ma per me è una pena) e il senso di fastidio
che provi tu con Windows lo provo io vedendo un'atmosfera
(in)degna solo di uno smartphone in cui le opzioni degli
applicativi non arrivano a cinque quando ci sono. I
gestori file di Linux permettono a malapena il
copiaincolla e poche altre cose; per esempio se voglio
ordinare un elenco di files usando come criterio di
ordinamento i caratteri tra 5 e 9 del nome file, con
Windows ho già il software pronto mentre con Linux serve
una shell e una pipe di comandi molto poco intuitiva, e
gli esempi si potrebbero moltiplicare.

Provare a scrivere un file in un posto diverso dalla home
(es. quelli di configurazione che servono in continuazione
sotto Linux) è una pena; anche come amministratore occorre
modificare *ogni* volta le proprietà di gruppo e i
permessi, e questo sempre, in continuazione.

Tutto quanto sopra sarebbe trascurabile se non fosse che
nel quotidiano di un uso non casalingo, "stranezze" da
fare capitano in continuazione e Linux soccorre solo se ci
si è abituati, se è nel sangue.

Nulla da dire sulle possibilità di aggiornamento; anche se
MS ha provato a copiare (male) l'idea del repository
centralizzato, Linux vince di tre ordini di grandezza. Hai
fatto bene a ricordarlo perché è un punto di forza di
quelli davvero importanti.


-- 
- Ciao, ho visto le tue foto su Facebook
   chiamami al 347******9
- Non ti sembra esagerato darmi subito il
   tuo numero?
- Sono un chirurgo plastico, posso aiutarti.
Received on Mon Jun 10 2019 - 07:46:11 CEST

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