"Giulio Severini" <fenice1976_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:1149596035.935981.213610_at_i40g2000cwc.googlegroups.com...
> Beh, a parte l'ovvia risata di fronte ad una richiesta come questa, io
> mi domando e vi domando: abbiamo qualche elemento che ci obbliga ad
> escludere, a priori, l'esistenza di un 'Creatore'? A me non pare.
> Allora se non possiamo escludere l'esistenza di un Creatore dobbiamo
> quantomeno ritenerne l'esistenza possibile. In altre parole: non
> possiamo precluderci alcuna strada se non siamo certi di non poterla
> percorrere.
Io credo che vi siano pi� problemi ed a pi� livelli.
1) l'onesta intellettuale circa le affermazioni metafisiche
2) l'opportunit� di fare ricerca sulla base di una ipotesi
3) la ragionevolezza metafisica dell'ipotesi.
1) La scienza non pu� negare l'esistenza di Dio. E non potr� mai farlo per
la natura stessa delle effermazioni metafisiche che si autoescludono dal
dominio di interesse e di indagine della scienza come la intendiamo. Ma se
la scienza non pu� falsificare questo enunciato, semplicemente poich� non
falsificabile, potrebbe "almeno" verificarlo? (vedi punto 3).
2) una ipotesi scientificamente ragionevole va in linea di principio
indagata ed eventualemente falsificata. Ma in pratica � necessaria, credo,
un'etica ed una politica della ricerca, che indirizzino le risorse (uomo,
tempo e denaro) nelle direzioni pi� ragionevoli. Sebbene sia difficile esser
tutti d'accordo su cosa sia ragionevole.
3) da un punto di vista metafisico, invece, mi domando se sia ragionevole
credere che Dio possa aver lasciato traccia di s� in una maniera fisicamente
rilevabile e misurabile. Io credo di no, per tutta una serie di ragioni
fortemente OT in questa sede ;-)
Grazie.
Received on Wed Jun 07 2006 - 10:31:12 CEST
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