Re: Sorgente LASER nell' infrarosso

From: the Volk <thevolk2001_at_yahoo.it>
Date: Fri, 2 Jun 2006 09:17:58 +0000 (UTC)

"Chicco83" <bo_at_bo.it> wrote in message
news:wQHfg.21194$cX1.324459_at_twister2.libero.it

> Credo di no. Una boxcar truncation e' una operazione che si fa per
> ovviare ai limiti tecnici dello strumento.
>
> Detto in parole povere, al rivelatore avra un interferogramma
> prodotto da:
>
> I(s)=int(da 0 a inf.)[B(v)cos(2*Pi*s*v)*dv]
>
> dove B(v) e' l'intensita' originaria della radiazione a frequenza "v" che emette
> la sorgente, e "s" e' il ritardo ottico prodotto dall'interferometro.
>
> Ora nell'interferometro (*), in realta', la corsa dello specchio mobile e'
> limitata e puo' arrivare fino ad un valore massimo (delta) di elongazione
> dell'ordine di qualche cm. Di conseguenza, l'interferogramma viene
> inevitabilmente troncato e questo incide sulle prestazioni strumentali;
> infatti la risoluzione R (in cm^-1) dipende dalla elongazione massima dello
> specchio mobile e precisamente:
>
> R=1/delta
>
> Dal punto di vista matematico cio' significa che prima di applicare la
> trasformata di Fourier, l'interferogramma descritto dall'equazione deve
> subire una "convoluzione", cioe' deve essere moltiplicato
> per una funzione di troncamento.Il metodo piu' semplice per effettuare
> tale operazione consiste nell'applicare una funzione "rettangolare"
> (detta appunto boxcar) che � uguale a 1 quando s ha valori compresi
> tra -delta e +delta ed � uguale a 0 quando � maggiore di |delta|.
> In questo modo si "comunica" all'algoritmo che effettua la trasformata
> di Fourier che questa deve essere troncata in corrispondenza
> dell'elongazione massima delta.
>

Ok e`chiaro grazie.
Allora, il problema mi ha acchiappato e mi sono messo stamattina a fare
un po`
di trasformate (uff....non ne facevo da tempo).
Ti dico le mie conclusioni:
Se ho ben capito tu irraggi con una sorgente ad ampio spettro un
campione,
riveli la luce riflessa e la metti dentro un interferometro.
A questo punto vari il ritado ottico e misuri la funzione I(s) che sopra
hai
definito. Quindi metti la I(s) nel tritacarne Delle FT e ti becchi lo
spettro
della radiazione emessa, come giustamente dici tu la risoluzione
e`al massimo 1/delta.
Bene quale vantaggio avremmo se usioamo una sorgente monocromatica?
L�integrale che ci fornisce I(s) sarebbe a questo punto una ugualianza:
I(s)=B(s)cos(2*Pi*s*v) ma quando si va a misurare lo spettro abbiamo che
dobbiamo fare la
FT di questa quantita` e questo sempre con i limiti strumentali.
Se si effettua la FT si avra`sempre una linea di larghezza proporzionale
 a 1/delta.Quindi non sembra che l`uso di una sorgente monocromatica
possa incrementare la risoluzione, al massimo puo`eliminare il
Background
dovuto alle altre frequenze e aumentare il contrasto del segnale.
Ripeto: forse ho commesso errori poiche`e`un po`di tempo che non faccio
questi
esercizi. Ti invito a controllare.


>
> Grande!, e quant'e', indicativamente, l'ampiezza della riga di un diodo laser IR?
>

Ho trovato qui alcuni dati:

http://www.toptica.com/page/scientific_lasers.php

Sembra che nell`infrarosso 1 MHz sia la norma.

> >
> > the Volk
> >




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Received on Fri Jun 02 2006 - 11:17:58 CEST

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