Giorgio Pastore ha scritto:
> Per niente. Per almeno due motivi:
> ...
> Inoltre la storia della falsificabilit� andrebbe compresa al di l�
> degli slogan filosofici. Come faccio a sapere se non
> *probabilisticamente* se un esperimento ha falsificato o meno una
> teoria ?
>
> 2. Perch� stai completamente dimenticando che la visione
> probabilistica non � della sola MQ.
> ...
Dico di piu': non esiste campo in cui non si debba far ricorso a
criteri probabilistici (o se preferite, di significativita'
statistica).
Facciamo un esempio ultracanonico: la precessione del perielio di
Mercurio come falsificazione della gravitazione newtoniana.
Che cosa ha fatto LeVerrier (e altri dopo di lui) se non confrontare
la teoria con le osservazioni, constatare l'esistenza di "anomalie", e
decidere che l'entita' delle anomalie non poteva essere attribuita a
errori casuali, e quindi richiedeva una diversa spiegazione teorica?
Se mai ci sarebbe qui da osservare che lo schema popperiano e'
difettoso anche da un altro punto di vista: non e' che una volta
constatata l'incompatibilita' si sia buttata a mare la gravitazione
newtoniana!
In primo luogo, sono passati forse 70 anni prima che nascesse la teoria
che l'avrebbe superata. Nel frattempo la teoria newtoniana ha
continuato a essere usata, nonostante la sua "pecca".
In secondo luogo, in realta' la teoria newtoniana viene tutt'oggi
insegnata e usata in tutto il mondo, sebbene in astratto sia stata
"falsificata"...
Forse l'epistemologia e' cosa troppo complicata per lasciarla fare ai
filosofi :-)
--
Elio Fabri
Received on Sun May 28 2006 - 20:53:34 CEST