Re: il modello di Planck del corpo nero

From: rofilippi <rofilippi_at_libero.it>
Date: 25 May 2006 14:19:52 -0700

Nella mia divulgazione (non trovo spregevole questo termine, forse ha
ragione, piu' calzante del termine "euristica") la temperatura puo'
trovare posto nel livello di liquido (lo so che non e' l'optimum, ma
visto che mi chiede tentativo di parallelo! )
Perche' mi ostino a fare divulgazione?
Prima di tutto perche' insegno al liceo e su certi argomenti come il
corpo nero (nei programmi sono presenti, non sono io che mi picco di
farli!) se si vuole andare al di la' di qualche nozione storica (che
do' certamente) e una formulina E =h *ni, e la formula del potere
emissivo di Planck oltre a qualche nozioncina sul modello di
oscillatori, non riesco ad andare. Cerco quindi di dare una qualche
spiegazione del perche' la quantizzazione possa far funzionare il
modello che sta dietro alla formula del corpo nero di Planck.
L'immagine puo' essere imprecisa e "casareccia", ma la mia intuizione
questa ha partorito, posso fare di meglio ed e' per questo che discuto
con coloro che stanno in questo NG. Non credo di possedere la verita'
sulla didattica liceale di questi argomenti, non chiedermi la parola
che faccia quadrare da ogni lato la comunicazione: precisa aderenza al
contenuto e al contempo fruibilita' da parte di un ragazzo di 18 anni
con pochi strumenti matematici e ancor meno di competenze fisiche.
Trasportare in una metafora un modello mi permette, credo, di far
vedere in modi diversi l'idea sperando che serva non a sostituirla con
una favoletta ma ad avvicinare lo studente al concetto.
Ma non richiedo a tutti costi di avere ragione.
Saluti
Received on Thu May 25 2006 - 23:19:52 CEST

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