Re: il modello di Planck del corpo nero

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Sat, 20 May 2006 14:09:38 GMT

rofilippi ha scritto:
> Sul libro "Haliday Resnick" Fondamenti di Fisica si parla del modello
> di Planck nel cercare di giustificare la formula dello spettro del
> corpo nero da lui trovata come formula empirica.
>
> In questo modello si dice


....so dirti pochissimo, cmq quel poco provo :

> -gli atomi vengono visti come degli oscillatori elettromagnetici,
> -ciascuno con una frequenza di oscillazione caratteristica.
> -Ognuno con avere valore di energia E = nhf
> - Gli oscillatori non emettono energia secondo quantit� continue ma
> solo a "salti", ovvero a quanti. Questi quanti vengono emessi quando un
> oscilatore passa da uno stato quantizzato all'altro.
>
>
> 1) Questo modello ha dato risultati positivi, ma alla luce della
> successiva teoria atomica ora che cosa si utilizzerebbe come modello ?
> Si pu� ancora leggere in questo modo il sistema che emana lo spettro
> del corpo nero?
>
> 2) il fatto che gli oscillatori abbiano frequenze diverse si pu�
> interpretare che ci sono atomi di diverse specie?

non � una clausola minimamente necessaria, se il corpo nero � in
uno stato condensato, tale precisazione invece avrebbe senso
(anche se non sarebbe comunque sufficiente) in un "corpo nero
gassoso", a bassa pressione.

> (da quanto mi risulta
> una sola sostanza emette uno spettro a righe e non continuo)

questo � vero soltanto per atomi e molecole allo stato gassoso
ed essenzialmente non ionizzati.
Se il gas si ionizza, gli elettroni "liberi" vaganti hanno una
quantizzazione di "granularit�" traslazionale, davvero
impercettibile e ai fini pratici spesso trascurabile, col che
sono in grado di emettere/assorbire praticamente qualsiasi
frequenze (viene detta regione del continuo di uno spettro dei
vapori di una molecola, e si verifica ad energie superiori a
quella di ionizzazione, appunto).

In molti solidi, in primis metalli e, molto meno, nei
semiconduttori, ma facciamo l'esempio dei metalli, gli elettroni
si distribuiscono in famiglie di orbitali cos� fitte e
ravvicinate dda potersi considerare bande continue. Spesso
queste bande di valenza, occupate, si sovrappongono gi� a T.A. o
cmq, a T alta lo fanno, alle bande di orbitali vuoti, creando un
livello mezzo vuoto e mezzo pieno, dove gli elettroni possono
spostarsi tra i vari orbitali praticamente a costo zero (non c'�
gap energetico). Come nel caso di elettroni liberi, sono
nuovamente possibili emissioni/assorbimenti di qualsiasi
lungheza d'onda, perch� la quantizzazione � cos� fitta che non
causa discontinuit� (righe)

Sul resto, non so dirti niente altro
ciao
Soviet_Mario

>
> 3) questa idea dell'energia quantizzata che scambiano gli oscillatori
> ho letto da altre parti non era "nelle intenzioni di Planck", ma
> appartiene volente o nolente al suo modello? O in lui c'era solo la
> quantizzazione dei contenuti di energia che pu� avere l'oscillatore?
>
> Grazie a chi risponder� ai quesiti. Roberto
Received on Sat May 20 2006 - 16:09:38 CEST

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