Il 18 Mag 2006, 21:29, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Danko ha scritto:
> > in realt� alla natura NON PIACCIONO AFFATTO seni e coseni, sono solo
> > un utile strumento di calcolo: essi infatti, come dici tu stesso, sono
> > soluzioni di un'equazione differenziale molto semplice e LINEARE. Ora,
> > la stragrande maggioranza dei fenomeni che avviene in natura, sono
> > descrivibili da equazioni differenziali NON LINEARI, le cui soluzioni
> > ondulatorie NON SONO SENI E COSENI.
> > Tuttavia, essendo il pi� delle volte estremamente complicato avere a
> > che fare con equazioni non lineari, si preferisce LINEARIZZARE le
> > equazioni, trascurando opportunamente gli effetti non lineari, ecco
> > allora come le soluzioni oscillatorie che si trovano sono i seni e i
> > coseni, che a questo punto sono solo idealizzazioni utili per
> > semplificare (e di molto) i calcoli.
> Vero, ma a mio parere non e' tutto qui.
>
> Voglio dire che l'ambito lineare fornisce un apparato concettuale
> assai vasto, sul quale poi si possono basare costruzioni piu'
> complesse.
Certo, quello che intendo dire � che puoi partire dalle equazioni lineari e
poi studiare perturbativamente il comportamento delle soluzioni per
non-linearit� crescente (almeno fino a un certo punto). Immagino sia questo
che intendi.
> Ma almeno nella fisica come la conosciamo non potresti assolutamente
> farne a meno.
Nel senso che � pi� facile trattare matematicamente teorie lineari? Sono
d'accordo.
> Debbo fare esempi o e' abbastanza chiaro?
Se ho capito correttamente quello che mi stai dicendo allora � abbastanza
chiaro :-).
Danko
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Received on Sat May 20 2006 - 14:06:39 CEST