Re: luminosità di una immagine

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 19 May 2006 20:54:45 +0200

Angelo ha scritto:
> Aggiungo una cosa: il cambiamentio di scenario � stato utilissimo,
> comunque. Ma mi ha fuorviato per una ragione: nel caso delle stelle il
> telescopio isolando la luce che ne illumina lo specchio da una
> determinata direzione, ha di dfatto isolato la luce che proviene da
> una stella. La stella, infatti, invia raggi paralleli fra loro e c'�
> una equivalenza direzione=stella (o direzioni=stella, se consideriamo
> qualcosa di non puntiforme, come il sole). In ogni caso non vi saranno
> due stelle (se abbastanza distanziate) che illumineranno un solo punto
> dello specchio con raggi aventi la stessa direzione.
Perfetto.

> Ma la mia povera porzioncina sotto la semisfera, se inquadrata con un
> telescopio, invier� raggi fra loro non paralleli (da ciascun punto di
> cui si costituisce). Sul piano che passa per la focale, cio�, in ogni
> punto, si mescoler� luce proveniente da un mare di punti della "scena"
> non appartenenti alla mia porzioncina: sara tutta la luce che incide
> con una stessa direzione sullo specchio, ma provverr� da punti tutti
> diversi.
> ...
Vero: in poche parole, se tu usassi il telescopio cosi' come l'hai
usato per le stelle, la tua porzioncina di superficie apparirebbe
"sfocata".
Col che ti ho gia' indicato il rimedio, che si chiama "messa a fuoco".
Non dovrai piu' raccogliere la luce sul piano focale dello specchio,
ma nel punto coniugato delle tua porzione di superficie, e funzionera'
tutto bene.

Avevo scelto di ragionare sulle stelle appunto per evitare questo
altro aggiustamento, ma non e' una vera difficolta'.

> Vediamo cosa ho capito. Ti dico subito che l'anello debole della
> catena � non aver compreso *come* si identifichino le varie direzioni.
> Una lente o uno specchio fanno una TdF perch� pur ricevendo, in ogni
> punto della loro superficie, luce da pi� direzioni, riescono a
> separare la luce proveniente da ciascuna di esse. In realt� questi
> dispositivi, mi verrebbe da dire, dopo la TdF, ossia la fase di
> separazione, fanno anche in modo che la luce proveniente da ciascun
> punto dell'ambiente venga fatta convergere in un solo punto
> dell'immagine che formano.
No, guarda, non devi fare questa distinzione.
In realta' lente o specchio non sono che dispositivi per fare una TdF
in modo analogico.

Hai due piani da considerare: uno e' quello della lnete o specchio
(tecnicamente, dovrei dire la "pupilla d'entrata"). L'altro e' il
piano immagine (piano focale).
Se consideri due sistemi di coordinate: (x,y) nel piano dello
specchio, (kx,ky) nel piano focale, si vede che il campo nei punti del
piano focale danno la TdF del campo nei punti della pupilla d'entrata.
Percio' TdF e saparazione sono tutt'uno.

Un'altra notazione: mi sembrava implicito, ma ora lo dico
esplicitamente, che per ragionare su queste cose bisogna abbandonare
il modello dell'ottica geometrica (raggi) e pensare invece alle onde.
Per es. da una stella ti arriva un'onda che puoi a tutti gli effetti
considerare piana.
                                              

-- 
Elio Fabri
Received on Fri May 19 2006 - 20:54:45 CEST

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