Re: Perché (non) si può formare una palla di neve

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Fri, 21 Jun 2019 12:50:18 +0200

Il 21/06/19 07:29, Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Nel testo di Chimica per la SSS:
>
> Valitutti et al., Scoprire la Chimica,
> 2 ed., Zanichelli,
>
> si afferma che si riesce a compattare la neve per
> formare una palla perché la pressione esercitata
> dalle mani riduce il punto di fusione e allora
> la neve fonde parzialmente e poi ricongela, v.:
>
> https://drive.google.com/open?id=1XsupuMEFYW0cQawlenstGjGk7B0PAAWz

Dio mio ! Scomodare il rigelo per una roba del genere.

>
>
> Facendo però un calcolo quantitativo si
> verifica che la pressione esercitabile dalle mani
> è insufficiente ad abbassare in modo sensibile il
> punto di fusione (il punto di fusione dell'acqua
> si abbassa di 0,007 °C per un aumento di pressione
> di 1 bar).

ma non hanno mai buttato un occhio alle meravigliose,
simmetriche, strutture cristalline nella neve lievi e ariose
come trine ?
Sono praticamente fatte d'aria (come dimostra la densità
molto inferiore al ghiaccio compatto).
E' così difficile pensare al maggiore impaccamento meccanico
? Pure quando taglio l'insalata nel mastello dopo occupa
meno volume di prima (si dimezza quasi), ma non penso sia
fusa :)

>
> Per eliminare un eventuale sconcerto ;-),
> v. la voce "regelation" su wiki in inglese...

io ricordo ancora quando al liceo la prof di Matematica ci
fece leggere l'esperienza della trave di ghiaccio che veniva
tagliata dal filo di ferro con appesi due pesi senza però
tagliarsi realmente, veniva solo attraversata pian piano.
Non so quanto sottile il filo e pesanti i pesi, ma cmq era
ghiaccio compatto non neve.

>
> Ciao
>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Fri Jun 21 2019 - 12:50:18 CEST

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