Re: Traduzione di termini tecnici (era Re: Per Elio Fabri)
Peltio wrote:
> Sar� anche vero che tutto � relativo, ma come la mettiamo con quanto
> scritto da Giorgio Pastore su it.scienza.fisica il giorno 07-05-06?
>
>> Il problema, per tornare anche ai terminio tecnici in Fisica, � che
>> se una comunit� ha poche motivazioni per tradurre, tender� a
>> continuare ad usare i nomi inglesi innescando un circolo vizioso. Ma
>> dove sono le occasioni ?
>
>
> Vanno create.
...
S�, ma quello che proponi � esattamente il "volontariato" a cui
accennavo alla fine del mio messaggio. Il problema non � assolutamente
quello di trovare i termini migliori e costruire le basi dati. Il
problema � come convincere la comunit� ad usarli!
Ci sono tanti termini di cui esiste una traduzione italiana ma il cui
uso va diminuendo a favore del termine inglese corrispondente. Per
questo dico che il problema sta nelle motivazioni. Quelle di cui parlavo
io erano tutte all' interno della disciplina, non relative a costruire
i database di corrispondenze.
Quanti libri a livello universitario a tiratura nazionale si scrivono in
Italia (non sto parlando di dispense di lezioni)? Qual � l'
equivalente italiano di Springer in Germania o Eyrolles in Francia ?
Che tornaconto ha chi spende il suo tempo a preparare un libro in
italiano piuttosto che pubblicare articoli in inglese ? Perch� uno
studente di dottorato dovrebbe scrivere la tesi in italiano se poi la
maggior parte delle occasioni di lavoro interessanti nella ricerca le
trover� fuori ? Dov' � un' industria nazionale che investe nella
ricerca al punto da aver bisogno di far redigere in italiano corretto la
propria documentazione ? Questi sono alcuni dei punti su cui si giocano
le vere motivazioni. Comitati di volontari o l' Accademia della Crusca,
possono veramente poco senza agire sulle cause del problema.
Giorgio
Received on Mon May 08 2006 - 08:42:52 CEST
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