Re: Didattica Fisica all'Universita'

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 07 May 2006 22:35:10 +0200

Elio Fabri wrote:
...
> Ma credo anche che questa riforma nnabbia affatto risolto i problemi e
> ne abbia creato altri.
Parte si' e parte no ,secondo me. Parte s� perch� una riduzione dei
tempi medi di laurea c' � stata e non vedo una crisi disastrosa della
preparazione dei laureati magistrali. Parte no come tutte le riforme
lasciate a se stesse, poco digerite da chi dovrebbe farle funzionare e..
a costo zero.


...
>> La prima domanda dovrebbe essere: che preparazione richiede la societ�
>> da un laureato in fisica ? E subito dopo: qual � il modo pi�
>> economico per dare questa preparazione ?
> E ti pare che esista qualcuno capace di fare questa analisi?
> E ti pare che sia stata fatta?

Non � una cosa impossibile. Non verr� perfetta al primo colpo ma la
perfezione � un concetto asintotico. Intanto cominciare a fare in modo
che in ogni sede ci sia un' idea non di fantasia ma basata su contatti
reali di cosa viene richiesto a un fisico che non debba lavorare nella
ricerca di base non � una cattiva idea. Non posso parlare per tutte le
sedi italiane ma da qualche parte ci si � cominciati a fare domande di
questo genere. Poi, � vero che non siamo nel migliore dei mondi
possibili e allora si fa spesso un passo avanti e due indietro... ;-)


...
> Se qualcuno, che per es. era particolarmente interessato ai problemi
> didattici, provava a sollevare timidamente il problema, la risposta
> (sto parlando della "comunita'" dei fisici) era: "esiste la liberta'
> d'insegnamento, e non hai il diritto di sindacare l'operato dei
> colleghi".
> Fine della discussione.

Vero, ma vedi, proprio grazie agli "orribili parametri numerici" sta
diventando pi� difficile abusare della "libert� di insegnamento".
Quando l' autorefernzialit� o semplicemente l' incompetenza di uno
danneggia realmente un intero Corso di Laurea, improvvisamente la gente
scopre che ci sono i modi per intervenire.

...
>
> Pero' se tu hai ragione, sposta solo il problema, nel senso che lo fa
> diventare un problema internazionale (quanto internazionale poi? vale
> per es. anche per l'India?)

Da questo punto di vista ho la fortuna di lavorare in un Dipartimento
che coabita con il Centro Internazionale di Fisica Teorica (UNESCO). Ho
avuto ed ho la possibilit� di avere informazioni di prima mano sulla
preparazione ed i curricula di giovani fisici provenienti da tutto il
mondo, specie da paesi in via di sviluppo. Un discorso articolato
sarebbe troppo lungo per questo thread, per�, molto in breve, direi
che nella grande variet� dei sistemi educativi, il sistema italiano,
anche post riforma non sfigura rispetto agli altri sistemi del mondo
occidentale. Almeno per il momento i nostri laureati magistrali
migliori riescono a piazzarsi senza difficolt� nei curricula di PhD
delle universit� pi� prestigiose di Europa e USA. Pu� darsi che tra un
p� saremo tutti surclassati dai cinesi :-) ma questo � un altro
discorso...

Giorgio
Received on Sun May 07 2006 - 22:35:10 CEST

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