Re: Traduzione di termini tecnici (era Re: Per Elio Fabri)

From: Peltio <peltio_at_twilight.zone>
Date: Fri, 05 May 2006 20:19:39 GMT

Sar� anche vero che tutto � relativo, ma come la mettiamo con quanto
scritto da Daniele Orlandi su it.scienza.fisica il giorno 26-04-06?

> C'� un motivo per cui � difficile fare quello che proponi e IMHO � anche
> inopportuno. D'accordo ad usare termini italiani quando esistono e sono gi�
> in uso ma non dimentichiamoci che il neologismo � un vantaggio, ci permette
> di identificare con molta pi� precisione il concetto di cui parliamo.

Beh, ma nel passato si traducevano.
Avevi un 'commutatore' non uno switch.
Una tastiera, non una keyboard. Guarda tutti i termini che descrivono
una macchina a vapore, mica sono rimasti in inglese: sono stati
tradotti.

> Se mi dici "instradatore" io ti chiedo "de che?".

LO dovresti dedurre dal contesto.
Cosi come quando dico resistenza. Dipende dal contesto. Capacit�: idem.

> Allora, per essere preciso
> devi dirmi "instradatore di pacchetti del protocollo internet", cosa che
> probabilmente accade anche in USA perch� da loro il termine "router" �
> molto pi� generico.

NO, non credo. Lo deducono dal contesto.
O forse quando parlano di mouse dicono "il dispositivo di puntamento,
non la bestiolina"?

> Se, invece, mi dici "router" ho gi� chiaro di cosa stiamo parlando, anche
> senza bisogno di un contesto ben definito.

Questo � forse un effetto collaterale dell'impiego di termini tecnici
in un altra lingua. Ma non � certo il motivo per cui lo si deve fare.
Del resto, nella lingua d'origine ne fanno allegramente a meno di
questo vantaggio.

saluti,
Peltio


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Received on Fri May 05 2006 - 22:19:39 CEST

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