Carlo Milanesi ha scritto:
> ...
> Non mi seembra plausibile neanche la situzione in cui il bilancio sia
> esattamente in parita', in quanto instabile.
> La domanda e': coma fanno a rimanere in giro tanti neutroni senza
> provocare una reazione a catena?
Lemon&Lime ha scritto:
> La reazione a catena � evitata grazie alle barre di controllo.
> Generalmente sono fatte di Cadmio, materiale in grado di catturare i
> neutroni che vagano nel nocciolo. L'ideale � tenere ad ogni ciclo il
> numero di neutroni costanti. Considerando i neutroni che vengono
> prodotti e quelli che si perdono e fuoriescono dal nocciolo si pu�
> regolare il livello di inserimento delle barre di contenimento; esse
> sono infatti estraibili.
Eh no, tu non hai colto il senso della domanda, che e' piu' sottile...
Sia k il fattore di moltiplicazione (o come si chiama: di reattori ne
so davvero poco...) dei neutroni.
Le barre di cadmio permettono di variare k, passando da k<1 (reattore
subcritico) e k>1 (reattore supercritico).
Nel funzionamento normale si ottiene k=1.
Carlo chiede: come si fa ad assicurare proprio k=1, che e' un unico
preciso valore?
Basta un niente per sballare da una parte o dall'altra...
Come ho detto, io di reattori so poco o niente, ma il problema, visto
come feedback, e' del tutto generale.
Se dovessi progettare io un sistema del genere, aggiungerei un loop (a
proposito di parole inglesi :) ) di regolazione: se si osserva una
diminuzione di k, il sistema alza automaticamente le barre; se invece
k cresce sopra 1, le barre vengono abbassate.
Si tratta di realizzare questo sistema in modo che il tutto sia
stabile. Non e' sempre facile, e io non saprei come fare per un
reattore (saprei farlo per un amplificatore, che in linea di principio
presenta lo stesso problema).
Poi ci sono le altre due domande.
> 2) Da dove vengono i neutroni iniziali?
Direi che ci sono una quantita' di sorgenti.
- reazioni iniziate da raggi cosmici
- fissione spontanea
- altro che non mi viene in mente.
Anche qui la domanda si presenta pure in altri casi.
Se io costruisco un oscillatore elettronico, che cos'e' che lo fa
"partire"?
Ricordo che una volta mi divertii a farne uno a bassa frequenza e con
un k cosi' poco maggiore di 1 (passatemi il modo barbareo di
esprimermi) che si faceva in tempo a vederlo "partire" una volta data
tensione: per arrivare a un'ampiezza stabile ci metteva diversi
secondi.
> 3) Come si fa a sostituire il combustibile quando e' esaurito? Si
> spegne il reattore e si aspetta che si raffreddi, o le barre di
> combustibile possono essere rimpiazzate "a caldo"?
Spero di non dire una fesseria, ma direi proprio di si': bisogna
spegnerlo.
--
Elio Fabri
Received on Sat Apr 29 2006 - 21:19:42 CEST