Re: ferro-(...)

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Tue, 11 Apr 2006 16:52:40 +0200

"Hypermars" <hypermars00_at_yahoo.com> wrote in message
news:e1d7fu$sp5$1_at_newsreader.mailgate.org...
>
> "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
> news:44390867$0$18288$4fafbaef_at_reader1.news.tin.it...
>
> > Il risultato del problema che intendo io e' B=(8/3)piM nel caso
magnetico
> > e
> > E=-(4/3)piP nel caso elettrico. In entrambi i casi non e' nullo. Nella
> > risposta che ho appena mandato ad Enrico c'e' qualche dettaglio in piu',
> > pero', ripeto, ritengo quei dettagli superflui per te come per Enrico,
> > quindi l'unica cosa che continuo a non capire e' dove non ci stiamo
> > capendo.
>
> Secondo me non vi state capendo perche' tu continui a confondere i campi.
> Nel caso magnetico, i dipoli producono un campo H=-(4/3) pi M, a cui tu
> aggiungi la magnetizzazione M per arrivare a B = (8/3) pi M. Nel caso
> elettrico, i dipoli producono un campo E = -(4/3) pi P, a cui tu *non*
> aggiungi, e non si capisce perche', la polarizzazione per arrivare al
campo
> D = (8/3) pi P che e' il vero campo elettrico fisico che una carica di
prova
> sentirebbe.

Su questo io ho gia' espresso chiaramente il mio punto di vista in passati
post, quindi non potrei che ripetermi.
Evidentemente abbiamo a tale proposito opinioni nettamente diverse.
Ad ogni modo, per quanto pochissimi siano i testi che mettono al bando D e H
(forse non esistono, per quanto il Berkeley non li bandisce ma a
malincuore), credo che potresti trovare utile riflettere sul fatto che tutti
i testi scrivono, per le forze Fx=p*grad(Ex) (Fx=m*grad(Bx)), e per i
momenti M=p_*_E (M=m_*_B), cioe' i campi che entrano nelle forze e nei
momenti di forza sono sempre e solo E e B. Se mi chiedo "ma cosa fara' un
dipolo immerso nella sfera polarizzata?" devo rispondere al quesito "quale
campo E vedra' il dipolo?".
Se una carica di prova sentisse D invece di E allora l'attraversamento di un
condensatore piano sarebbe per lei identico nei casi in cui fra le facce
c'e' il vuoto o c'e' un dielettrico (riprendo dopo il punto) e infatti, come
dicevo nel post appena mandato in risposta ad Enrico Smargiassi, sarebbe
veramente identico se i dipoli fossero molto molto piccoli, cioe' se la
sezione d'urto dell'interazione carica di prova-dipolo fosse talmente
piccola da rendere trascurabile l'interazione stessa (cioe' da rendere molto
improbabile che una carica di prova, nell'attraversamento del dielettrico,
passi vicino a un dipolo), cioe' se fosse valida l'approssimazione di
dipolo.

> Ma insomma, inizia a mettere un dipolo, con il suo campo esterno generato.
> Poi aggiungine un altro. Poi un altro ancora, e ancora fino a che non crei
> la tua distribuzione macroscopica. Se i costituenti elementari hanno lo
> stesso campo, il campo macroscopico generato per sovrapposizione deve
essere
> lo stesso!

Infatti lo e' *nell'ipotesi che sia valida l'approssimazione di dipolo*,
cioe' nell'ipotesi di considerare il campo in un punto che sia lontano dai
dipoli. Tale campo e' lo stesso nei casi elettrico e magnetico, dipende in
maniera decisiva dalle condizioni al contorno (se la
magnetizzazione-polarizzazione non e' uniforme dipendera' ovviamente, oltre
che dalle condizioni al contorno, anche da come e' fatta la P(x)-M(x), in
ogni caso il campo e' lo stesso nei casi elettrico e magnetico), ed e'
identicamente nulla nel caso di geometria sferica. La differenza netta nei
due casi e' in prossimita' dei dipoli, cioe' nelle regioni in cui non vale
l'approssimazione di dipolo.

> Tra due dipoli elettrici orientati concordi -> -> , nello spazietto tra i
> dipoli, il campo elettrico e' negativo?? ma quando mai?

Non nello spazietto tra i due dipoli, ma nello spazio "dentro" il dipolo
nell'ipotesi che sia trascurabile il campo generato dalle altre eventuali
fonti (cioe' su una regione, contenente il dipolo, di dimensioni lineari r,
dove r e' la dimensione tipica del dipolo, nell'ipotesi che il campo
generato dal dipolo sia li' dominante rispetto al campo generato da altre
fonti). Le pagine del Jackson che citavo nel post di domenica mostrano
chiaramente che la differenza nei due casi e' originata dalla diversita'
delle fonti del campo.


> Un condensatore riempito di dielettrico non e' un ferroelettrico. Fino a
che
> continuerai a fare questa confusione, non c'e' modo di arrivare a capirsi.

Non vedo proprio dove e' che farei confusione. Un condensatore riempito di
dielettico e' esattamente equivalente a un ferroelettrico al quale viene
sommato il campo prodotto dalle cariche "libere" depositate sulle armature
del condensatore. Il dielettrico polarizzato (trascurando gli effetti al
bordo) genera un campo E=-4*pi* P. Le cariche libere sulle armature generano
un campo E0. P ha direzione concorde ad E0 (in realta' coincorde ad Etot, ma
Etot e' concorde a E0) cosi' che il campo totale sara' Etot=E0-4*pi*P.
Un elettrone che attraversa il condensatore riempito da dielettrico sente
Etot=E0-4*pi*P (sentirebbe Etot=-4*pi*P se non ci fosse E0, cioe' se
avessimo il ferroelettrico invece del condensatore). Se fosse vero che
invece di Etot l'elettrone sente Dtot=Etot+4*pi*P=E0 allora con o senza
dielettico per lui sarebbe la stessa cosa (nel caso del ferroelettrico, se
sentisse Dtot=Etot+4*pi*P=0, allora attraverserebbe il ferroelettrico
indisturbato).

> Una sfera uniformemente polarizzata lungo x, deflette verso x (e non
> verso -x, come vorresti tu) un fascio di elettroni che viaggia lungo z.

Infatti io ho detto che viene deflessa verso -x una carica elettrica
*positiva*. Un eventuale monopolo magnetico *positivo* verrebbe invece
deflesso verso x (sempre con magnetizzazione diretta lungo x).

> Hyper

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Apr 11 2006 - 16:52:40 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:15 CET