"Hypermars" <hypermars00_at_yahoo.com> wrote in message
news:e1d7fu$sp5$1_at_newsreader.mailgate.org...
>
> "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
> news:44390867$0$18288$4fafbaef_at_reader1.news.tin.it...
>
> > Il risultato del problema che intendo io e' B=(8/3)piM nel caso
magnetico
> > e
> > E=-(4/3)piP nel caso elettrico. In entrambi i casi non e' nullo. Nella
> > risposta che ho appena mandato ad Enrico c'e' qualche dettaglio in piu',
> > pero', ripeto, ritengo quei dettagli superflui per te come per Enrico,
> > quindi l'unica cosa che continuo a non capire e' dove non ci stiamo
> > capendo.
>
> Secondo me non vi state capendo perche' tu continui a confondere i campi.
> Nel caso magnetico, i dipoli producono un campo H=-(4/3) pi M, a cui tu
> aggiungi la magnetizzazione M per arrivare a B = (8/3) pi M. Nel caso
> elettrico, i dipoli producono un campo E = -(4/3) pi P, a cui tu *non*
> aggiungi, e non si capisce perche', la polarizzazione per arrivare al
campo
> D = (8/3) pi P che e' il vero campo elettrico fisico che una carica di
prova
> sentirebbe.
Su questo io ho gia' espresso chiaramente il mio punto di vista in passati
post, quindi non potrei che ripetermi.
Evidentemente abbiamo a tale proposito opinioni nettamente diverse.
Ad ogni modo, per quanto pochissimi siano i testi che mettono al bando D e H
(forse non esistono, per quanto il Berkeley non li bandisce ma a
malincuore), credo che potresti trovare utile riflettere sul fatto che tutti
i testi scrivono, per le forze Fx=p*grad(Ex) (Fx=m*grad(Bx)), e per i
momenti
M=p_*_E (M=m_*_B), cioe' i campi che entrano nelle forze e nei momenti di
forza sono sempre e solo E e B. Se mi chiedo "ma cosa fara' un dipolo
immerso nella sfera polarizzata?" devo rispondere al quesito "quale campo E
vedra' il dipolo?".
Se una carica di prova sentisse D invece di E allora l'attraversamento di un
condensatore piano sarebbe per lei identico nei casi in cui fra le facce
c'e' il vuoto o c'e' un dielettrico e infatti, come dicevo nel post appena
mandato in risposta ad Enrico Smargiassi, sarebbe veramente identico se i
dipoli fossero molto molto piccoli, cioe' se la sezione d'urto
dell'interazione carica di prova-dipolo fosse talmente piccola da rendere
trascurabile l'interazione stessa (cioe' da rendere molto improbabile che
una carica di prova, nell'attraversamento del dielettrico, passi vicino a un
dipolo), cioe' se fosse valida l'approssimazione di dipolo.
> Ma insomma, inizia a mettere un dipolo, con il suo campo esterno generato.
> Poi aggiungine un altro. Poi un altro ancora, e ancora fino a che non crei
> la tua distribuzione macroscopica. Se i costituenti elementari hanno lo
> stesso campo, il campo macroscopico generato per sovrapposizione deve
essere
> lo stesso!
Infatti lo e' *nell'ipotesi che sia valida l'approssimazione di dipolo*,
cioe' nell'ipotesi di considerare il campo in un punto che sia lontano dai
dipoli. Tale campo e' lo stesso nei casi elettrico e magnetico, dipende in
maniera decisiva dalle condizioni al contorno (se la
magnetizzazione-polarizzazione non e' uniforme dipendera' ovviamente, oltre
che dalle condizioni al contorno, anche da come e' fatta la P(x)-M(x), in
ogni caso il campo e' lo stesso nei casi elettrico e magnetico), ed e'
identicamente nulla nel caso di geometria sferica. La differenza netta nei
due casi e' in prossimita' dei dipoli, cioe' nelle regioni in cui non vale
l'approssimazione di dipolo.
> Tra due dipoli elettrici orientati concordi -> -> , nello spazietto tra i
> dipoli, il campo elettrico e' negativo?? ma quando mai?
Non nello spazietto tra i due dipoli, ma nello spazio "dentro" il dipolo
nell'ipotesi che sia trascurabile il campo generato dalle altre eventuali
fonti (cioe' su una regione, contenente il dipolo, di dimensioni lineari r,
dove r e' la dimensione tipica del dipolo, nell'ipotesi che il campo
generato dal dipolo sia li' dominante rispetto al campo generato da altre
fonti). Le pagine del Jackson che citavo nel post di domenica mostrano
chiaramente che la differenza nei due casi e' originata dalla diversita'
delle fonti del campo.
> Hyper
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Apr 11 2006 - 16:58:26 CEST