Re: emulsione fotografica

From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Wed, 5 Apr 2006 23:24:06 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:e114tf$1ahb$2_at_newsreader2.mclink.it...

> Dubito che quanto sopra possa essere riuscito chiaro, ma purtroppo si
> tratta di un argomento in cui occorrerebbe entrare in tecnicismi,
> mentre e' impossibile trattarlo adeguatamente a parole.

ok. Grazie di tutto l'aiuto. Un ultimo sforzo per� devo chiedertelo per due
brevissime domande :-)

1) qual � il modo migliore per collimare un fascio di luce generatoper
esempio da una comune lampadina? Ovvio che ci sono i limiti della
diffrazione che mi hai spiegato, ma quale sarebbe la soluzione migliore?
Chess�: un tubo di calibro piccolo con pareti nere, in modo che la luce che
incontra la parete non venga riflessa e cos� rimangano in cammino solo raggi
il pi� paralleli possibile all'asse del cilindro. Oppure un sistema di
lenti? O cosa? Ovvio che quando parlo di collimazione intendo dire che la
luce che emerge all'estremo del cilndretto ha idealmente in ogni punto una
direzione paral�leal all'asse del cilindretto.
E' corretto?


2) Dimmi almeno una cosa. Dire che al fotone � associata una funzione d'onda
(con tutte quelle considerazioni che ho fatto sullo spettro dell'onda come
interpretazione dell'indeterminazione della freq. del fotone, con il
discorso sull'evoluzione temporale e spaziale del pacchetto d'onda, con iil
discorso sul quadrato della funzione come probabilit� della posizione, ecc
ecc) � francamente sbagliato o un qualche senso, come nel caso delle
particelle, ce l'ha?

Grazie.
Received on Wed Apr 05 2006 - 23:24:06 CEST

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