"Angelo" <angelo.martino_at_katamail.com> wrote in message
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> Ma allora, quando si parla di frequenza del fotone,
> del suo spettro, ecc, a cosa ci si riferisce???
Dico la mia su questo punto.
Secondo me per "capire" cosa si intende con "frequenza del fotone" e' bene
comprendere che quella frequenza e' convenzionale. Quando diciamo che la
frequenza e' 10, quel 10 non sta "scritto" nel fotone, ma sta scritto nel
fotone secondo la rappresentazione che abbiamo scelto di usare
(rappresentazione = sincronizzazione scelta). Se scegliessimo un'altra
rappresentazione quel 10 potrebbe diventare un qualsiasi numero
(eventualmente anche negativo e si porrebbe allora il problema di capire
cosa significa che un certo fotone ha frequenza negativa, e il significato
sarebbe che, nella rappresentazione usata, il fotone si propaga in direzione
opposta alla direzione della velocita', cioe' "arriva prima di partire",
come gli aerei che viaggiano velocemente verso Ovest).
Tu chiedevi risposte "telegrafiche", pero' lo chiedevi a Elio, quindi io
posso permettermi di mandare una risposta che, vista l'ampia premessa, certo
telegrafica non e' :-).
La mia risposta e' dunque questa:
vista la convenzionalita' della frequenza, invece che interrogarsi sul
significato della frequenza e' meglio interrogarsi su cio' che c'e' di non
convenzionale nel concetto che associamo alle parole "frequenza del fotone".
E cio' che c'e' di non convenzionale e' il vettore d'onda k. Il vettore k
"e' scritto" nel fotone nel senso che e' quello che e' indipendentemente
dalle convenzioni che decidiamo di scegliere. Si potra' dire che fissato k
e' anche fissato omega da omega=c*k, ma il punto e' proprio che nel dire
omega=c*k stiamo assumendo di considerare la velocita' one-way della luce
isotropa, cioe' stiamo assumendo la sincronizzazione standard.
La domanda "cosa intendiamo con vettore d'onda k di un fotone?" e', a mio
modo di vedere, "piu' fisica" di "cosa intendiamo per frequenza di un
fotone?" nel senso che per rispondere alla prima domanda e' sufficiente
parlare di esperimenti mentre per rispondere alla seconda dobbiamo parlare
di esperimenti e di convenzioni.
E con vettore d'onda k si intende che il fotone si propaga in direzione di k
e ha una lunghezza d'onda 2pi/|k|. Fin qui pero' e' un semplice spostare il
problema, dobbiamo dire cosa intendiamo per direzione di propagazione e per
lunghezza d'onda. La direzione di propagazione la determiniamo ad esempio
facendo attraversare al fotone due forellini, se il fotone passa diciamo che
la sua direzione di propagazione (la direzione del suo vettore d'onda k) e'
la direzione della retta passante per i due forellini. Il modulo |k|, quindi
la lunghezza d'onda, si determina con esperimenti di interferenza.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon Apr 03 2006 - 14:41:06 CEST