Re: Griglie computazionali

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it>
Date: Sun, 26 Mar 2006 23:45:58 +0200

"Tiziana" <tiziana.scerra_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:151Z42Z189Z83Y1143214018X29561_at_usenet.libero.it...
> Salve a tutti,
> sto studiando fluidodinamica numerica ed ho un dubbio riguardo alla
> numerazione dei nodi di una griglia computazionale.
> Ho notato che molti autori numerano i nodi usando anche lo zero, per cui
su
> una griglia 2D si hanno i nodi (0,0), (1,0), (2,0), ..., (0,1), (0,2), e
> cos� via.
> Io invece trovo pi� naturale usare i numeri interi positivi, escludendo
> quindi lo zero: (1,1), (2,1), (3,1), ..., (1,2), (1,3),...
>
> Che differenza c'� tra le due modalit� di numerazione?
>
> Cosa potete dire in base alla vostra esperienza?
>
> Ringrazio in anticipo quanti mi aiuteranno.
>


E' solo una convenzione, come l'altra.

E' piu' conveniente per via dei linguaggi di programmazione come il C, il
basic o Java che numerano i vettori a partire da 0: p.es. se dimensioni
un'array per 10 posti hai a disposizioni gli indici da 0 a 9.

Vantaggi:

per esempio il secolo XVII sarebbe il 1700 e non il 1600 (piu' facile).

Insomma si evita quasi sempre di dover sommare o sottrarre il fatidico uno.
Fatidico sopratutto quando lo si sottrae, e si doveva invece sommarlo,
facendo vivere Boccaccio nel XII secolo.

Certo, con questa convenzione Tiberio avrebbe regnato nello zeresimo socolo,
ma, ripeto, e' una convenzione, quindi: vada per lo zeresimo.

Saluti

Mino Saccone
Received on Sun Mar 26 2006 - 23:45:58 CEST

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