A mio avviso il problema nasce dal voler pensare a un quanto come ad un'onda
o ad una particella solo perch� nella realt� in cui viviamo queste
caratteristiche sono ben distinte. A mio avviso dovremmo pensare ai quanto
come a qualcosa a s� stante, che ha sia le caratteristiche dell'onda che
della particella e che presenta tali aspetti a seconda di come si
interagisce con essi.
Un esperimento classico � quello che vede la formazione di un pattern di
diffrazione dietro a due fenditure parallele attraversate da un fascio di
elettroni. Se si riduce il fascio fino ad emettere UN solo elettrone alla
volta, il pattern NON scompare. Se l'elettrone fosse una particella,
dovrebbe passare o dall'una o dall'altra fenditura, per cui non si dovrebbe
avere un pattern ma un punto di impatto sullo schermo retrostante. Questo
tuttavia succede SOLO se si cerca di individuare da che parte l'elettrone �
passato ponendo un rilevatore in una delle due fessure. Allora la funzione
di probabilit� si materializza in una delle due possibilit�, ovvero quella
per cui il quanto ha attraversato la specifica fenditura.
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Dr. Dario de Judicibus - Italy (EU)
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Received on Wed Mar 15 2006 - 13:46:12 CET