marcofuics ha scritto:
> Se osservi il cielo, in qualsiasi direzione, vedrai una "luce soffusa"
> (la CMB) che e' dovunque: una sorta di rumore di fondo a frequenza
> bassissima che sembra provenire da tutto l'universo.
Ecco, con te occorre un discorso diverso...
Sono cose che ti ho gia' detto, ma oggi saro' piu' chiaro, visto che mi
sento in giornata ;)
Cominciamo con questa "frequenza bassissima"...
E se invece io dicessi che e' altissima?
10^11 Hz ti pare bassa?
Lo sai o no che in fisica dire "basso" o "alto", "grande" o "piccolo"
ha senso solo se si specifica il termine di paragone?
> ...
> Ma ad oggi vi e' un modo di spiegarlo; quello che forse tu sai, cioe'
> che questa luce (a 3K) sia quella che proviene dal tempo del
> "disaccoppiamento".
La luce "a 3K"? Luca ha tutto il diritto di chiedersi che c...
significa.
Potevi sprecarti a chiarire che intendevi una radiazione "di corpo
nero", ossia all'equilibrio termico, rispetto a una temperatura
(assoluta) di 3 K.
> Prima di questo tempo l'universo era un miscuglio indissolvibile di
> radiazione e materia, ancor prima era un brodo mescolato di una
> miriade di particelle, bosoniche e non. Supponendo che l'universo di
> allora si espandeva come lo fa oggi, si puo' dire che ad un certo
> punto in questo brodo primordiale,
Va bene, ti piace il brodo (o la broda, o la brodaglia..).
E ti piace questo linguaggio della divulgazione da strapazzo, quella
che usa parole immaginose e vaghe per non far capire niente :-<
> abbassandosi continuamente la Temperatura, la radiazione
> elettromagnetica non ha interagito piu' con la materia: c'e' stato un
> cut-off. Da prima a dopo la materia ha perso <quel grip> verso i
> fotoni e li ha lasciati quindi liberi nell'universo.
Bello il "grip"... Dove l'hai pescato?
E perche' sarebbe cessata l'interazione? Lo sai?
> Il fatto e' che i fotoni al tempo del disaccoppiamento gia' popolavano
> l'intero universo; essi fino ad allora subivano uno scattering quasi
> continuo da parte della "materia". Dopo il disaccoppiamento la
> temperatura e' scesa al punto che essi hanno cessato di interagire,
> quasi come una transizione di fase in cui c'e' quella precisa
> temperatura che divide 2 scenari molto distinti della materia.
"Scenario", "transizione di fase"...
Solito stile da divulgazione ... parole in liberta' :-<<
Ci voleva tanto (forse ci voleva solo di saperlo...) per spiegare che
la materia (prevalentmente elettroni e protoni) a temperatura suff.
alta restano liberi e formano un "plasma".
In queste condizioni gli elettroni (principalmente) interagiscono coi
fotoni di qualsiasi l. d'onda, assorbono e riemettono, mantenendo
quindi anche la radiazione all'equilibrio termico con la materia.
L'espansione produce un abbassamento di temperatura, e questo fa si'
che cominci a essere stabile lo stato legato tra elettrone e protone
(atomo d'idrogeno).
Ma l'atono ha livelli energetici discreti, e puo' quindi emettere e
assorbire solo su certe frequenze.
Quindi il gas neutro che si e' formato, a differenza del plasma di
prima, e' praticamente trasparente alla radiazione, e i fotoni lo
attraversano indisturbati.
E' *questo* il disaccoppiamento.
Da questo punto in poi la radiazione evolve indipendentemente dalla
materia, e subisce solo il "redshift cosmologico" che ne aumenta la l.
d'onda, con parallela diminuzione della temperatura di equilibrio, che
passa dai circa 3000 K di allora ai circa 3 K di oggi.
> ...
> Questo discorso non e' affatto l'ultimo capitolo, anzi io suppongo che
> sia l'introduzione alla cosmologia, nessuno all'oggi sa cosa sia
> successo! Ipotesi, si fanno ipotesi; e purtroppo bisogna farle
> quadrare con tanti vincoli.
Ecco un'altra bella successione di parole vuote...
> La tua domanda e' altamente ostica! Puo' far crollare tutto un
> castello di carte....infatti la si glissa elegantemente.
Ma che c... dici?
Chi e che cosa glissa?
Il fatto che tu non sappia come stanno le cose, non ti autorizza, dal
basso della tua ignoranza, a cianciare in codesta maniera.
> Non conosciamo bene come stanno le cose. Probabilmente bisogna
> ritenere in considerazione il fatto che le soluzioni dell'onda
> elettromagnetica sono di 2 tipi: anticipata e ritardata, e se per dare
> senso logico alla fisica della causalita' si scarta l'onda che non
> proviene dalla sorgente, forse si conclude troppo affrettatamente
> riguardo alla inesistenza del fotone che proviene dalla
> "destinazione".
Questa cosa sarebbe? Una tua creazione, o l'hai pescata da qualche
parte?
Citare la fonte, please...
> ...
> un fotone non e' una "particella di luce", e' energia che si manifesta
> nella vibrazione di un campo elettromagnetico (tale energia si
> comporta come "particella di luce" solo perche' puo' produrre
> oscillazioni che variano in maniera discreta).
O poveri noi! Ma vuoi smetterla???
> Il campo elettromagnetico in cui il fotone esiste e' compreso da tutte
> le cariche dell'universo ancor prima.
Che c... vuol dire?
> Il termine fotone credo lo si debba a Lewis, ed Einstein mi pare che
> parlo' di "elementi di energia".
E allora?
> Associare la propagazione del fotone a quella di un sasso, di una
> particella, non e' molto corretto a questo punto. Un fotone <non si
> muove> affatto, al massimo tu ottieni che si sposta un pacchetto di
> fotoni con una velocita' pari a c nel vuoto; ed a questo pacchetto
> puoi associare il movimento classico.
Fesserie.
La propagazione della luce per questo tipo di problema puo' benissimo
essere studiata come fatta di "particelle" di massa nulla, che seguono
delle geodetiche dello spazio-tempo, e cambiano energia come richiesto
dall'esistenza di vettori di Killing della metrica.
(Se non avete capito niente non importa; l'ho fatto apposta, per farti
capire che ci sono cose che stanno un bel po' al disopra delle scarse
conoscenze con cui pretendi di affrontare questi argomenti.)
> La perplessita' quindi la superi in questo senso: poi la "particella
> di luce" non passa oltre per scomparire dalla mia vista, essa
> comunque e' dappertutto fin quando tu non la percepisci.
Senti amico, l'unico consiglio che posso darti e' di andarti a
nascondere.
Pensa a studiare al livello che puoi toccare.
Le altre cose lasciale per quando sarai in grado di capirle (se mai
accadra').
A Luca dico solo che le sue domande sono sensate.
Ho dato in altro post una risposta assai sommaria, che si puo'
approfondire se occorre.
--
Elio Fabri
Received on Tue Feb 28 2006 - 20:57:06 CET