Re: Scienza e religione... dove va la omunitá scientifica?

From: <theopps75_at_yahoo.it>
Date: 27 Feb 2006 02:58:22 -0800

> Bisogna sempre ricordarsi del fatto che le idee e le impressioni che
> possiamo farci sui fatti (soprattutto se avvengono lontato da noi)
> � inevitabilmente "filtrata" e "distorta" dai media. Se un fatto
> circoscritto, per quanto grave, che avviene in una cittadina del
> Kansas � riportato massicciamente da stampa, TV ed Internet, la nostra
> percezione � che sia qualcosa di grosso ed importante. Non �
> necessariamente cos�. Bisognerebbe sforzarsi di distinguere i "fatti"
> dalla "percezione dei fatti".

certo

> Questa premessa serviva a dire che, a me non risulta affatto che la
> comunit� scientifica in America sente la "pressione" di cui parli.
> Anzi, la cosa viene vissuta con una certa ironia...
> Il fatto di volere fare credere che la scienza sia in qualche modo
> coinvolta in questa cosa, � una mossa puramente politica.
>

Bene, spero sia cos� :)

>
>> oggigiorno teorie pseudo-scientifiche (ID) cercano di contrastare
>> la scienza, definendosi scienza e quindi sostituendosi ad essa.
>
> E' certamente una cosa grave, ma quali sono le dimensioni di
> questi fenomeni? Probabilmente sono molto pi� limitate di quello che
> si pu� percepire. Il fatto che stiamo qu� a parlarne dimostra solo che
> quelli che stanno dietro a questi movimenti sono molto bravi a fare
> rumore ed a fare parlare di se...
>

Il fatto non � cos� semplice. Il fatto che queste """""teorie"""""
abbiano la possibilit� di penetrare in alcune scuole per la formazione
primaria o secondaria � pericoloso per sviluppi futuri... non per la
scienza di oggi o dell'immediato futuro. Il rinvigorimento dei
fanatismi religiosi � un dato di fatto, i cui effetti sulla societ�
sono lenti ma percepibili. La comunit� scientifica potrebbe non essere
alterata, soprattutto settori piu' tecnologici o di ricerca pura. Non a
caso negli USA, o perlomeno in alcuni stati, ricerche che coinvolgono
la riproduzione umana e campi affini stannosubendo limiti od
interdizioni. Quelle sono le ricerche cn le maggiore problematiche
scienza/etica/religione....




[cut]
>> Fino ad oggi consideravo religione e scienza appartenenti
>> a sfere divere.
>
> E basta cos� poco per farti cambiare idea? :-)

No... e non mi preoccupo che gli scienziati cambino idea in genere :)
Dobbiamo per� pensare a tutti quelli che di scienza non ne
masticano...


>
>> Ora, a causa di questi movimenti religiosi che fanno riferimento
>> alla scienza, pare che chi fa scienza debba non solo fare il proprio
>> lavoro, ma cercare di contrastare mis-informazione scientifica.
>
> Questo dovrebbe essere un dovere di chi fa scienza in generale!
> Indipendentemente da questi occasionali fenomeni mediatici.
> Pensa a quanti, anche dalle nostre parti, sfruttano la buona fede
> o l'ignoranza della gente per ottenere dei vantaggi personali...
>

Ho ovviamente descritto la mia opinione in modo errato. Mi riferivo
alla mis-informazione scientifica di natura politica o religiosa... Il
nostro compito e' quello di fare scienza, e ne abbiamo fin troppa di
politica-scientifica da fare, pare pero' ci si debba preoccupare anche
della divulgazione scientifica verso l'opinione pubblica in generale
e, in particolare, contrastare anche correnti pseudo-scientifiche....




[cut]
>
>> Cosa ne pensate? Ed in Italia � arrivato nelle scuole e nelle
>> universit� anche questo attivismo religioso pseudo-scientifico?
>
> Ovvimente no! Ti ripeto, parlo a livello personale, ma credo di
> intercettare il sentimento di molti che lavorano nella comunit�
> scientifica: questi eventi sono vissuti come fenomeni
> "folkloristici"...
> Il problema semmai � un'altro: pu� essere preoccupante il fatto che
> basta tirare in ballo un cos� grottesco miscuglio di argomenti per
> fare presa sulla gente...
>


Infatti... mi riferivo a questa preoccupazione... e la "gente" di oggi
sono le famiglie che "produrranno" gli "scienziati" di domani...


>> Soprattutto fisici credenti non trovano questi tentativi ancor pi�
>> noiosi di come li trovano i non-credenti (atei od agnostici che
>> siano)?
>
> Uno scienziato si giudica in base alla qualit� del suo lavoro ed ai
> risultati che ottiene, non in base alle sue credenze o tendenze
> personali. Sarebbe come distinguere tra scienziati uomo e
> scienziati donna... Che senso ha? :-)
>

Questo non e' il punto. Forse la mia permanenza all'estero sta rendendo
il mio italiano non intelleggibile :( ;P Non giudico il valore di uno
scienziato in basi ad attributi non inerenti la scienza ed il suo
lavoro. Io sto parlando ora di opinioni sulla religione ed il rapporto
con la scienza, quindi la deistinzione fra credenti e non-credenti �
rilevante. Cos� come se si mettesse per legge che il 50% delle
posizioni di professori dovranno essere assegnate a donne. Chiederei,
non offende questo principalmente gli scienziati donna?



[cut]
>> Oggigiorno, con l'emergenza del fanatismo religioso, sia islamico
>> che cristiano, sono seriamente preoccupato per la veloce
>> de-secolarizzazione della politica e quindi degli Stati e per
>> l'attacco del libero pensiero scientifico.
>
> Non esageriamo: i metodi scientifici, per loro costruzione, sono
> relativamente immuni da influenze irrazionali di vario genere.
> E' difficile fare entrare le proprie convinzioni, per quanto
> estremiste possano essere, nella ripetibilit� degli esperimenti, nella
> dimostrazione di teorie, nelle evidenze sperimentali, e nelle misure.
>


Mi riferisco al "libero pensiero scientifico" e non al metodo
scientifico. La fisica potrebbe essere non coinvolt in tutto questo.
Ricerche che offrono problemi etici o che sono avversate da comunit�
religiose, potrebbero ricevere piu' o meno finanziamente in base a
decisioni politiche e quindi influenzate da lobbies religiose.

>> Sempre la religione ha avuto un'influenza su politica e
>> scienza, ma mentre questa influenza pareva gradualmente diminuire
>> ora vi sono chiari segni che il fanatismo religioso sia esplodendo
>> sia nelle comunit� islamiche che negli US... mentre l'Europa pareva
>> meno affetta da questi elementi, mi pare che le cose stiano
>> cambiando anche qua...
>
> Attieniti ai fatti ed ai numeri, non a "quello che si dice in giro".
> Per fortuna la situazione non � affatto quella che descrivi
> (per quanto qualcuno potr� ironizzare su questo... :-) ).
> Ovviamente una certa influenza reciproca tra scienza e societ� c'�
> sempre stata (vedi temi come il nucleare, gli OGM, i campi EM,
> le cellule staminali...), ed � giusto che sia cos�. Ma queste
> influenze non possono modificare il *metodo* scientifico in se.
>

Ripeto che non mi riferivo al metodo scientifico, ma appunto fai
riferimento a settori che possono essere influenzati... giusti che vi
sia un'influenza della "opinione pubblica" sulla scienza... s� e no...
dipende dai limiti. A mio parere la societ� al pieno diritto di non
volere usare OGM, ma la comunit� scientifica dovrebbe avere il diritto
di sperimentare in tal settore. Un conto e' l'uso delle scoperte ed
innovazioni, un altro e' la ricerca per s�. E l'esempio sul nucleare
e' lampante. In quel caso e' stato tutto solo un gioco politico... ma
alla fine non e' che si sia proibita la ricerca nel settore... se ne �
proibito l'uso. Nel casso delle staminali inveceil problema non � solo
l'uso ma il diritto alla ricerca in s�...

[cut]

Ciao

Alessandro
Received on Mon Feb 27 2006 - 11:58:22 CET

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