Re: rapporto entropia e dio
>ma il risultato � che la possibilit� che esista questo
>universo fra le tante possibili � veramente vicina all'infinito
Giusto una piccola correzione per quelli come me e che se si son appena
svegliati e ci metteranno piu' di un paio di minuti a capire :)
La probabilit� sarebbe vicina a zero (quindi infinitesimale) non ad infinito
(ovvi i motivi)...
> Possiamo esistere per puro caso.
> Possiamo esistere perch� Dio fra INF possibilit� ne ha scelta una.
> Questa.
>
Non critico le conclusioni poiche' di fatto entrembe le possibilita' si
considerano aperte.
In realta' per� non capisco quale sia la necessit� (logica) di invocare
l'esistenza di Dio, in quanto la realt� attuale puo�essere un risultato di
ci� che genericamente chiamiamo caso in questo contesto. E�come vincere la
lotteria, evento improbabile, ma capita... ma e' solo il caso. Se
analizziamo la probabilit� di avere proprio questo universo e non un altro,
le probabilit� in gioco saranno oviamente "molto inferiori". Non solo. Noi
viviamo in questo universo, "uno dei pochi" in cui potremmo osservare questa
probabilit� osservarsi... insomma, abbiamo vinto la lotteria, "siamo
fortunati" e quindi potremmo pensare alla divina provvidenza.
Il fatto e' che da un punto di vista puramente scientifico, mi pare che
"Possiamo esistere per puro caso" sia sufficiente. "Possiamo esistere perch�
Dio fra INF possibilit� ne ha scelta una." e' una possibilit� se e solo se
si postula l'esistenza di Dio, entit� metafisica su cui non e' lo scienziato
che debba postulare, ma ogni singolo uomo per atto di fede.
Il fatto e' che scegliendo la soluzione piu' semplice, scelgo la prima.
Postulando invece l'esistenza di Dio, il problema se l'universo sia nato per
caso o per decisione divina rimane comunque indecidibile... e' dunque
(perlomeno su queste basi) utile postulare l'esistenza di Dio?
Cordiali saluti
Alessandro
CBG_at_ENI-G
Received on Tue Feb 21 2006 - 09:15:45 CET
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