Re: Unificazione di relativita' e teoria quantistica

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 22 Feb 2006 20:26:30 +0100

Roberto Rosoni ha scritto:
> Anzitutto spero che tutti voi "addetti ai lavori" non abbiate
> interpretato le mie parole come una forma di mancanza di rispetto o
> come un bench� minimo sminuire il vostro lavoro, i vostri studi, i
> vostri risultati.
> Non credo, ma se cos� fosse, smentisco *assolutamente* qualunque mia
> intenzione in merito.
Stai tranquillo: nessuna interpretazione :)
Anche perche' per parte mia ho seguito il thread con poca attenzione...
Come forse avrai capito, ho scarsa simpatia per queste discussioni sui
"massimi sistemi", che nella maggior parte dei casi e nella migliore
delle ipotesi lasciano il tempo che trovano.

>> Tutte le volte che mi capita io non manco di far notare la differenza
>> che c'e' (secondo me) tra "modello" e "teoria".
> Come la spieghi?
Potrei dire che "modello" e' una cosa piccola, "teoria" e' una cosa
grande ;-)

Riservo il termine "modello" per usi come
- modello a particelle indipendenti per gli elettroni nei solidi
- modello a shell dei nuclei
- modello politropico per una struttura stellare...
Insomma per scelte semplificatrici di una situazione difficile da
analizzare in modo accurato, sapendo benissimo che nella migliore
delle ipotesi si otterranno risultati approssimati con precisi limiti
di validita'.

Invece "teoria" per me ha un significato epistemologicamente molto
piu' profondo: e' un insieme di struttura matematica, concetti
fisici, regole interpretative per collegare teoria ed esperimenti.
Esempi classici: la gravitazione newtoniana, la teoria
elettromagnetica di Maxwell, la relativita' generale.

Va da se' che se uno si mette a scavare trovera' una quantita' di casi
intermedi; per es. il modello corpuscolare della luce, che per certi
aspetti e' una vera e propria teoria nel senso appena detto, ma e'
tradizionale chiamare modello quanto meno perche' si contrappone a
quello ondulatorio.
Ma il fatto che ci siano casi intermedi, ovvero forme di transizipne,
non rende inutile la distinzione (come sempre, secondo la mia
personale visione epistemologica).

A mio parere i fautori del "modello in tutte le salse" per il fine di
evidenziare certi aspetti (mancanza di assolutezza, possibile - anzi
certa - falsificazione nel futuro, ecc.) finiscono per fare di ogni
erba un fascio, ossia di creare un mondo in cui tutti i gatti sono
grigi :)
Il che puo' anche far comodo a chi preferisce un approccio frammentato
e destrutturato alla fisica. A me invece un tale approccio non piace,
anche se non sogno la "teoria ultima" (tanto per restare al titolo del
thread ;-)
           

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Feb 22 2006 - 20:26:30 CET

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