Re: Dubbio teorico su un doppio valore di d.d.p.

From: ileana <ileana.bariNOSPAMPLEASEgelletti_at_tiscali.it>
Date: Thu, 16 Feb 2006 11:38:03 +0100

Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it> wrote:

> In altre parole e' il modo in cui e' formulato il problema che porta ad
> avere due soluzioni, ognuna delle quali, spero di aver fatto capire,
> corrisponde a una situazione circuitale ben diversa dall'altra: La corrente
> che circola e' diversa, la tensione ai capi del resistore esterno e'
> diversa, ma i prodotti Vea*Iea e Veb*Ieb sono uguali tra loro, quindi i due
> resistori esterni dissipano la stessa potenza.

Ok, questa spiegazione mi sta benissimo e, come ho scritto sopra
parlando dell'analogo problema in cui la R esterna era data ed insieme
ad essa anche la P esterna, allora il problema ammetteva una sola
soluzione sia di corrente che quindi di ddp. In questo caso invece, non
avendo impostato n� R e n� ddp, ma solo potenza, la soluzione � dunque
doppia. Mi chiedo se per� il fatto che non sia unica imponga per forza
che sia doppia? non poteva essere tripla o pi�? la risposta � forse
dalla dipendenza della potenza dal quadrato della corrente che quindi da
una equazione di 2� grado?

Grazie a tutti.
Ileana
-- 
www.ilbarigelletti.org
Received on Thu Feb 16 2006 - 11:38:03 CET

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