Re: Unificazione di relativita' e teoria quantistica
Roberto Rosoni wrote:
> Esattamente l'opposto.
Meno male... Infatti la mia era una domanda retorica...
> Parli di tentativi di falsificazione pi� o meno
> come si fanno le dimostrazioni matematiche "per assurdo",
Non solo. Infatti stiam parlando di teorie fisiche. Dimentichi (e a mio
avviso � essenziale) che i tentativi di "falsificazione" possono
venire dall'esperienza. Mi riferisco a esperimenti costruiti ad hoc per
mettere alla prova la solidit� della struttura teorica. Naturalmente
questo deve venire dopo che si � accertata la coerenza matematica
interna del corpus teorico.
> ma in scienza,
> o meglio in epistemologia, le cose non funzionano cos�.
>
> Una teoria � scientifica se e solo se il suo incipit �: "le osservazioni
> e le misure *ad oggi* ci permettono di ipotizzare che..."
Non "ipotizzare". Una teoria � scientifica (e provata) se "prevede con
certezza matematica". Se il confronto con l'esperienza fornisce
risultati discordanti tutto crolla.
> Una teoria sedicente "ultima" avrebbe invece un'impostazione del tipo
> "le cose stanno cos� e non � pensabile che in futuro vengano
> contraddette da future osservazioni e misure".
> Altrimenti che teoria "ultima" sarebbe?
> ma una teoria cos� non � per definizione una teoria scientifica.
> Non sarebbe scienza, bens� teologia.
Stiamo parlando di fisica e non di altro... Anche se si � usato il
termine "teoria ultima", lo si � fatto nel contesto della fisica.
Penso sia un termine semplificativo che pu� rendere l'idea, ma che a
volte induce nell'errore...
Una teoria fisica "ultima" � semplicemente una teoria scientifica (e
ripeto scientifica) che nell'ambito della fisica descriva con efficacia
la natura a tutte le scale d'energia, fornendo un quadro generale e
unitario di tutte le interazioni fondamentali e di tutte le particelle
unitarie.
A mio avviso quindi il termine "teoria ultima" in questo contesto �
fuorviante, non credi?
Dipende da che peso si vuole dare all'aggettivo "ultima". Io intendevo
in senso lato (come ho descritto sopra), tu in senso stretto. Se in
senso stretto, allora sono d'accordo con te: una teoria di questo tipo
sarebbe teologia, come hai detto tu.
> A differenza di un teorema matematico, non si dimostra mai la validit�
> di una teoria scientifica, ma solo la sua non-contraddizione con i dati,
> cio� con le misure e con le osservazioni, noti.
Non basta. Non � sufficiente. Vedi sopra.
> Se ci pensi, tutte o comunque molte delle teorie scientifiche sono state
> "ultime". Ma nel senso che al momento dell'enunciazione rappresentavano
> la frontiera della conoscenza. Ma poi si sono scoperti fenomeni nuovi
> non spiegati o addirittura in contraddizione con esse, facendole cos�
> diventare "penultime" non appena una nuova teoria inglobava quelle
> osservazioni.
Sono parzialmente d'accordo. Nel senso che una teoria ultima deve
essere anche unitaria, come ho scritto sopra. Tu sai che alla fine
dell'ottocento due grandi teorie convivevano tranquillamente perch�
descrivevano la realt� a scale d'energie diverse e che quindi non
erano in contraddizione l'una con l'altra. Ma non erano teorie ultime
perch� non avevano il carattere di unitariet� (esistevano
contemporaneamente).
> Il punto comunque fondamentale � la sedicenza: una teoria non pu� mai
> affermare di s� stessa l'essere definitiva. Se lo fa, non � scientifica.
Nessuno mette in dubbio questo. Sono d'accordo.
Saluti
Received on Sat Feb 11 2006 - 20:28:20 CET
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