Re: La misura della forza

From: Furio Petrossi <furio.petrossi_at_gmail.com>
Date: Mon, 5 Aug 2019 02:18:47 -0700 (PDT)

Il giorno lunedì 5 agosto 2019 00:30:03 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:
> Quindi, siccome ad un certo punto si obiettò (fondatamente) che la
> *definizione* statica di forza è carente, qualcuno ha fatto
> un'estensione indebita tra *definizione* di forza e *misura* della
> stessa, trasferendo dubbi e incertezze relative alla prima sulla seconda.

Cogli un punto delicato.


Quarantacinque anni fa (!) dovetti leggere diverse decine di libri di Storia della/e Scienza/e. Su una novantina, uno solo parlava esplicitamente di strumenti scientifici, era il Daumas, M., Les instruments scientifiques aux XVIIe et XVIIIe siècles, Paris, 1953.


Il discorso sulla effettiva misura di una grandezza, si è già detto, è complicato, perché ciò che rende uno strumento autorizzato a misurare è in un certo senso la teoria che ci sta dietro.


Quando si introduce didatticamente la lunghezza (definizione) lo si fa con il confronto tra regoli, ma con questo metodo è "difficile" calcolare la distanza tra pianeti (misura).


Chi mi assicura, visto che i metodi sono diversi, che effettivamente io stia misurando la STESSA grandezza? Lo fa la teoria, in generale e quella specifica dello strumento.


Indubbiamente, ogni volta che si introduce un nuovo strumento e una nuova metodologia per misurare una grandezza, se ne discute abbondantemente in ambito scientifico, ma - almeno nella didattica - poi ci si dimentica delle giustificazioni e si usa semplicemente lo strumento.


Così, della misura, fondamento della Fisica, resta spesso o una pratica o una visione astratta, ed i problemi materiali, teorici ed a volte filosofici che ne sono a fondamento restano un po' in aria. Questa almeno è la mia opinione, in attesa di essere smentito.


Furio
Received on Mon Aug 05 2019 - 11:18:47 CEST

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