fadeh ha scritto:
> discutendo con amici, studenti delle facolta' piu' svariate, l'idea
> che mi sono fatto e' che molti considerano la tesina del terzo anno
> nel migliore dei casi una formalita', nel peggiore un fastidio. La
> critiche piu' comuni sono: "la tesina e' poco stimolante", "non si fa
> niente di utile", "si studiano comunque cose trite e ritrite" ecc...
> Io che sto a meta' strada ancora un'idea chiara non me la sono fatta.
> Credo pero' che almeno in parte queste critiche siano condivisibili.
> Uno studente al terzo anno difficilmente avra' qualcosa di innovativo
> da proporre.
>
> Per cui vi chiedo: secondo voi e' possibile trovare un argomento che
> sia stimolante ed abbia una (anche molto piccola) rilevanza
> scientifica *senza pretendere di dover tirar fuori chissa' quale idea
> originale* e che uno studente del terzo anno possa affrontare?
Due premesse:
1) posso parlare solo della laurea in fisica
2) ho pochissima esperienza, perche' quando il nuovo ordinamento e'
arrivato al 3^ anno ero ormai alle soglie della pensione...
Di fatto mi sono trovato il problema in soli due casi, ma credo che
questo possa bastare per dire come io ho inteso la tesina e come mi
sono regolato, anche in base all'orientamento assunto da questo corso
di laurea.
Dalla tesina non si pretende in alcun modo un lavoro originale: lo
studente deve lavorare su un argomento strettamente legato a materie
che ha studiato, e non deve essere impegnato per piu' di un paio di
mesi al massimo.
Questo significa che potra' fare solo "cose trite e ritrite", come
dici? A me non sembra affatto necessario.
E' ovvio che molto dipende dalle capacita' dello studente...
Parliamoci chiaro: se il candidato, pur essendo arrivato alla fine del
terzo anno, di fatto ha capito poco o nulla di cio' che ha studiato,
se non sa mettere insieme due frasi di senso compiuto (e ce ne sono
... e temo che in altri corsi di laurea sia anche peggio...) allora ci
sara' poco da fare, perche' non si possono fare - come dice il
proverbio - le nozze coi fichi secchi :)
Ma se mi rifaccio ai miei due casi, che erano due studenti che avevano
seguito il mio corso di Introduzione alla rel. generale (senza aver
fatto l'esame, pero') ecco gli argomenti che hanno dovuto preparare:
- evidenze per l'esistenza dei buchi neri
- rassegna dei sistemi di coordinate della geometria di Schwarzschild
e loro interpretazione.
Non si trattava di studenti particolarmente brillanti; il secondo
ancora non ha concluso (e solo per colpa sua) mentre la prima ha fatto
un lavoro onesto, studiando un capitolo delle mie lezioni e leggendo
un paio di articoli relativi a osservazioni recenti.
Dunque non e' affatto vero che non si possano affrontare argomenti
interessanti.
Non posso pero' escludere una responsabilita' dei docenti, che
non sempre sanno scovare argomenti del giusto livello, tendendo a
saltare dalla stratosfera della ricerca avanzata (dove capiscono si' e
no loro) alla richiesta terra terra di recitare a pappagallo un pezzo
di un esame gia' fatto.
Anche perche' trovare l'argomento giusto e' un lavoro, richiede tempo,
come pure richiede tempo il seguire lo studente nel suo lavoro...
Preciso pero' che non conosco esempi concreti; quindi la mia e' solo
una congettura, derivante da una certa conoscenza dell'ambiente.
Va anche detto che la laurea triennale gode di scarsa considerazione
un po' in tutto il mondo universitario: studenti e docenti. Non si
nega a nessuno; al massimo una tesina fatta meglio o peggio spostera'
una frazione di punto; dunque a che scopo impegnarsi?
--
Elio Fabri
Received on Mon Jan 09 2006 - 20:37:48 CET