Re: Kurzweil esagera?

From: Ale <_cutbetweenunderscores_theopps75_at_ya_ho_hoo.it>
Date: Tue, 3 Jan 2006 11:16:11 +0100

Direi che sicuramente esagera sulle date. In realta' ho trovato un punto
interessante, forse il punto principale della sua discussione. Il concentto
che ad un certo punto l'evoluzioe tecnologica diventi cosi' veloce che
l'intelletto umano non possa piu' capirla. Ricordo mia nonna dire che non
riusciva stare piu' dietro alle novita' in campo tecnico/tecnologico. Io ho
30 anni e quando ho comprato il mio ultimo cellulare ho messo in conto che
pur lavorando in un ambiente high-tech, arrivero' al punto di non
comprendere piu' nuove tecnologie. I miei genitori hanno vissuto la
transizione radio->tv->internet+wireless... (tocando ferro) sono proprio
curioso a vedere cosa mi offriranno i prossimi 30 anni!.

In realta' il punto interessante e' che sia possibile il raggiunger non il
punto in cui alcuni indivudui non comprendano piu' l'evoluzione tecnologica,
ma che l#'intelletto umano non ne abbia piu' le capacita' in genere. Direi
che e' una idea plausibile, forse non cosi' fantascientifica, a cui non
avevo mai pensato.

Non ho letto ne' il libro ne' l'intera intervista, ma mi pare che l'autore
di quel libro trascuri fattori importantissimi quali quelli
politico-sociali. L'evoluzione tecnologica potrebbe infatti subire
rallenamenti nei prossimi anni. Gli scontri sociali e le frizioni fra
religioni diverse mi ncutono il timore che forse nei prossimi decenni si
affrontera' qualche serio pericolo per la pacifica vita che, perlomeno in
Europa, stiamo vivendo.

Ma supponendo che fattori politico-sociali non intervengano l rallentamento
dell'evoluzione tecnologica, noto come l'autore del libro esageri spesso
sulle date.

"Entro il 2030, un computer da mille dollari sar� circa mille volte pi�
potente di un cervello umano. Si tenga presente, inoltre, che i computer non
saranno organizzati come oggetti separati, come sono oggi. Avremo invece una
reta computazionale profondamente integrata nell'ambiente, nel nostro corpo
e nel nostro cervello"

Non nego che tali compuer potrebbero esistere, ma che siano integrati nel
nostro corpo e cervello ne dubito, perlomeno per il 2030. Faccio presente
che siamo nel 2006 (ah: BUON ANNO A TUTTI :) ). In 20 suppongo che siano
realistiche protesi o impianti computerizzati ed anche wireless e che
eventualmente si possano integrare con sistemi eserni. Neuroprotesi sono
allo studio e non mi stupirei affatto se fra 20 anni neuroprotesi possano
offrire la vista ad alcuni non vedenti... Il passo fra dare la vista e
offrire un sistema visivo migliorato e' anche breve. Ma ad oggi, tutto
questo e' una promessa. Conosciamo una minima parte delle funzioni del
cervello. Un quarto di secolo non pare sufficiente a colmare la nostra
ignoranza al riguardo. Mia opinione personale e' anche che a cause della
pressione "pubblicare a tutti i costi" e della minore possibilita' di
comprendere quando una ricerca nelle life sciences sia falsa o meno, nella
ricerca scientifica di tal settore (di cui io faccio parte), si stia
accumulando non solo una enorme quantita' di conoscenza, ma anche una non
trascurabile quantita' di falsi. Mi permetto io di fare una predizione. La
massa critica di tali ricerche crescera' a tal punto in cui la ricerca
dovra' spendere cosi' tanto lavoro e tempo nel validare le conoscenze
attuali, con fondi tagliati, che lo sviluppo scientifico del settore si
abbassera'.

Ma ora sono io che faccio predizioni... ;P metre vorrei solo esprimere
un'opinione :)


"La rivoluzione biotecnologia � agli inizi e raggiunger� il picco nella
seconda decade di questo secolo. A quel punto potremo sconfiggere la maggior
parte delle malattie e rallentare sostanzialmente il processo
dell'invecchiamento."

Seconda decade... 2020. -14 anni. Sconfiggere la maggior parte delle
malattie? Matematicamente impossibile. I trial clinici possono durare fra i
5 ed i 10 anni. Cio' significa che dovremmo aver compreso le piu' diffuse
malattie oggi, per avere cure fra 15 anni. In particolare, per quanto
riguarda la longevita', sono di interesse i tumori e le malattie
neurodegenerative. Nel settore ricerca tumori sono moltissimi gli
avanzamenti della ricerca. Sempre piu' spesso vi sono tumori curabili o la
qualita' della vita dei pazienti comunque migliora. L'autore fa rifereimento
a gene therapy e RNA silencing. Teconologie molto promettenti, ma molto
molto nuove, ergo 15 per medicinali che funzionano su la maggiorparte delle
malattie: difficile da credere. Nel caso delle malattie neurodegenerative la
situazione e' forse peggiore. La ricerca e' complicata dal fatto che non si
possono (leggi e' molto difficile) avere dati su pazienti pre-sintomatici e
curare processi neurodegeneerativi sarebbe forse opportuno prima che gli
effetti si manifestino. Di nuovo, che in 15 anni si passi dalla compresnione
profndoa delle malattie (domani) a medicinali efficaci nella mgagior parte
dei casi: difficile da credere.

"Ci� ci porter� alla rivoluzione nanotecnologica, la quale maturer� nel
decennio fra il 2020 e il 2030. Con le nanotecnologie potremo superare i
limiti biologici e sostituire la versione odierna del "corpo umano 1.0" con
la versione 2.0, la quale sar� spettacolarmente migliore e offrir�, fra le
altre cose, l'estensione radicale della vita."

E questa e' la parte piu' buffa forse. Le tecnologia nanobiotecnologiche
sono al momento una promessa. Quando il primo nanorobot stupido (leggi, non
dotato di inteligenza artificiale) verra' utilizzato si marchera' una data
forse epocale, ma a cui si dovranno aggiungere di nuovo una decina di anni
di trial clinicic + molti molti anni per dotare nanorobot di intelligena
artificiale. Da qui al 2030 vedremo direi quais di certo qualche microrobot
molto stupido operare... E molto molto difficile da credere che fra ventanni
tali ricerche siano completamente sviluppate, alla portata di tutti ed
efficienti per, di nuovo, ogni malattia.


Direi che... non comprero' quel libro :) Ma riflettero' su quell'idea a cui
accennavo all'inizio. Sarebbe forse piu' interessante qualche riflessione
filosofica al riguardo, anziche' un libro di.... fantascienza

Ciao
Alessandro Esposito
Cell biophysics group - ENI G�ttingen
Received on Tue Jan 03 2006 - 11:16:11 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:22 CET