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From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Tue, 3 Jan 2006 20:24:47 +0100

"Paolo Avogadro" <paolo_avogadro_at_libero.it> wrote in message
news:0Xeuf.108740$65.3132339_at_twister1.libero.it...

> Bell dice che dopo un po' quando la velocit� � sufficientemente elevata
> (risp a O) il filo si rompe.
>
> Non mi � per nulla chiaro il suo ragionamento. Deduco che
> l'accelerazione � fondamentale perch� se invece di accendere i motori
> delle 2 astronavi salgo su una terza( sufficientemente distante da non
> disturbare in alcun modo le 2) e parto nella direzione opposta il filo
> non pu� rompersi.

Come no? Si rompe di sicuro.
Supponiamo che la terza astonave sia lunga 2*L e il filo sia lungo L.
Con "lunghezza" di un qualsiasi corpo intendo, se non specificamente detto
altrimenti, la lunghezza del corpo rispetto ad un riferimento in cui il
corpo e' in quiete.
La terza astronave abbia, ad esempio, una velocita' (rispetto a O) tale che
il suo fattore di contrazione (gamma) sia 2. Ne segue che, rispetto ad O,
filo e terza astronave hanno la stessa lunghezza. Se il filo salta sulla
terza astronave (cioe' il filo si porta ad uno stato di moto tale da
risultare in quiete rispetto alla terza astronave) la sua lunghezza
risultera' essere 2*L, cioe' il filo prima di saltare aveva una lunghezza L,
dopo il salto la sua lunghezza sara' raddoppiata. Ne segue che se il filo
non e' elastico si rompe.

> ciao
> Paolo

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Jan 03 2006 - 20:24:47 CET

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