Re: caos, determinismo e cose del genere

From: Aanselm <aanselmbb_at_gmail.com>
Date: Tue, 31 Jan 2012 14:42:29 +0000 (UTC)

Fatal_Error:
> "Aanselm" <aanselmbb_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:jg64co$mcl$2_at_dont-email.me...
>> Fatal Error:
>>>
>>> IMHO tutto questo argomento ruota sull'equivoco insito nella parola
>>> "deterministico", ovvero sull'illusione che i nostri modelli simbolici,
>>> la
>>> nostra matematica, un lontano supercomputer possano *in teoria*
>>> estendersi
>>> sino a prevedere qualsiasi evento futuro in base alle condizioni
>>> iniziali,
>>> ...
>>
>> Non si puo' ridurre, senza argomenti,
>> la razionalita' alla calcolabilita'
> Gli argomenti ci sono eccome, sono quelli della teoria dell'informazione e
> della teoria della computazione!

Quindi stai affermando che la razionalita'
si riduce a queste due teorie?


> Cosa sarebbe per te in ultimo la
> "razionalita'" se non un *sofisticato* computo?

Tutto il mio ragionamento vuol proprio far vedere che se si intende la
razionalita' come computo, come un pensiero che riduce l'essere ad un
ente computabile, allora e' inevitabile il dominio della tecnica.


> Per risponderti pero' dovrei
> sapere il tuo grado di conoscenza di questi argomenti.

Vuoi fornisce qualche dimostrazione sull'impossibilita' di una
razionalita' non riducibile alla computazione?


>> la quale dipende da un soggetto
>> che effettua materialmente i calcoli
> No di certo... Il "soggetto" e' un qualsiasi *sistema fisico*, dalla mente
> umana, alla macchina di Turing a manovella, al supercomputer parallelo
> quantistico dell'anno 3100, alla stella pensante del famoso film Solaris!

Non sapevo che un supercomputer effettua calcoli senza aver mai
interagito con un soggetto. In qualche modo avra' avuto un
inizio e sarebbe abbastanza strano se si sia fatto da solo evitando di
interagire con soggetti.

>> e in ogni caso non esce dai limiti gnoseologici
>> con tutte le sue contraddizioni finite
> IMHO non ci sono contraddizioni in questo ragionamento,

...?

> se qualsiasi
> sotto-sistema dell'Universo non puo' computare il sistema Universo, e'
> contradditorio parlare di "determinismo", ma anche di "Indeterminismo"!

Ma adesso dici che c'e' una contraddizione?
Nell'ambito gnoseologico, che comprende anche il dominio della
computabilita', ogni punto di vista finitista va incontro a
contraddizioni quando si parla del rapporto della parte con il tutto,
senza contare poi le antinomie dei discorsi su enti non finiti.
In tale ambito la distinzione determinista-indeterminista resta sempre
all'interno di tali limiti e non puo' uscire dai limiti gnoseologici.
Invece un ripensamento della razionalita' dal punto di vista ontologico
come per esempio il tentativo di Heidegger in "Essere e tempo"
puo' aprire nuovi orizzonti di senso senza la nozione di computabilita'
che e' una parte della matematizzazione e in generale della metafisica
classica.

Detto in altri termini:
ogni dimostrazione che puoi illustrarmi sulle due teorie che hai citato
non fa altro che presentare una conoscenza basata su una nozione di
razionalita' imparentata con la determinazione calcolabile e su questo
siamo d'accordo. Ma se i presupposti della calcolabilita' non sono
autofondanti (non lo sono per due ovvi motivi) tutto il tuo discorso si
riduce alla proposta di teorie descrittive che possono essere utili in
base ai risultati che fornisce. Ma l'utilita' e' cosa ben diversa da
come realmente stanno le cose e i fenomeni che puo' descrivere sono
sempre descritti a posteriori,
dipendono infatti dall'esperienza del calcolo
e dall'esperienza dei fatti di cui si discute
per cui si cade sotto la legge di Hume.

> Non
> solo, se il sistema Universo esegue il suo "computo" una sola volta e
> nessun sotto-sistema lo puo' computare, non ha senso nemmeno parlare di
> "condizioni iniziali", visto che nessun sotto-sistema potrebbe partire da
> esse e computarle. Per lontana analogia, sarebbe come per una formica
> chiedersi se l'agire di un uomo e' deterministico o indeterministico, un non
> senso, semplicemente perche' il "pensiero" di un uomo nel cervello di una
> formica non ci puo' stare!

Con le finitezze si possono discutere inesauribili paradossi
e antinomie. Dilemmi come determinismo/indeterminismo,
finitezza/infinitezza, ecc. fanno parte del gioco.
Il focus e':
la razionalita' e' davvero ridotta alla computabilita'
e la computabilita' si puo' autofondare senza cadere in circoli viziosi?
Io penso,
come l'ultimo grande pensatore, Heidegger,
di no,
anche se bisogna riconoscere che oggi la "computabilita'"
domina incontrastata l'eta' del tripode cartesiano:
scienza, tecnica ed economia.
Queste tre gambe propulsive della nostra civilta' globalizzata,
il progresso scientifico, l'evoluzione tecnologica e lo sviluppo
economico, basano i loro assunti su calcoli
e saranno proprio le stime calcolate e calcolizzanti
gli strumenti invincibili con cui l'Organizzazione Totale
si autoinsediera' nel mondo e nelle coscienze.

Saluti.

--
A
Received on Tue Jan 31 2012 - 15:42:29 CET

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