Tetis wrote:
> Io al contrario sono del parere che per descrizioni
> di situazioni differenti
> siano utili parole diverse, ma non sono il solo.
Mah! spero che non ti venga in mente di usare parole diverse per
definire l'energia cinetica di una palla sul biliardo o quella di un
satellite artificiale in orbita.
E' una battuta ma nella definizione delle grandezze radiative siamo su
quella strada...
> E' passato un poco di tempo certo il libro che citi,
> rimarr� un ottimo testo, ma nel frattempo
> 2005-1976 = 29.
> sono state sviluppate delle convenzioni standard. Dai
> un'occhiata a www.photonics.com/dictionary sotto le
> voci radiance, exitance, irradiance, flux, intensity, energy
> density. Per quanto riguarda la radianza non si
> specifica, come intuibile se incidente o emessa,
> ma per l'irradianza invece occorre la specifica
> incidente.
Conosco la rivista Photonics da quando � nata e ho visto il sito: utile
ma da prendere con le pinze, come le opere di divulgazione. Molte
definizioni vaghe; per esempio 1) il "flux" definito come "time rate of
flow of energy" � alquanto oscuro, 2) nella definizione di "radiance"
non si dice in che direzione � preso l'"unit solid angle" e 3) nella
"radiation pressure" sbaglia proprio perch� definisce una pressione come
una forza.
In complesso prenderei pi� seriamente il tentativo se almeno mettesse
tutte le definizioni in relazione a quantit� SI. Lo fa solo quando se lo
ricorda.
E' vero che il testo da me citato ha 29 anni ma, almeno in fisica
dell'atmosfera, le cose non sono ancora cambiate: radianza e irradianza
sono sufficienti a trattare tutti i problemi e a farci capire l'un
l'altro. Io ho il sospetto che anche gli astrofisici potrebbero
accordarsi nello stesso modo ma... lascio la parola a loro.
>>1) devo trovare l'irradianza sul rivelatore con la geometria che dai tu
>>integrando la radianza sempre sul rivelatore con la formula appropriata:
>>dE = cos(\phi) L d\omega. Per questo devo conoscere la radianza sul
>>rivelatore in funzione dell'angolo di incidenza \phi e l'angolo solido
>>\omega entro il quale ho contributi di radianza diversi da zero.
>
>
> Ok.Ma cosa avrai voluto dire con L? Per
"E" � l'irradianza, W m^{-2}, e "L" � la radianza, W m^{-2} sr^{-1} e
quella � semplicemente la relazione funzionale tra le due in forma
differenziale alla Radon Nikodim (me l'hai detto tu!). Ora torna tutto?
> La radiazione che vai a misurare pure se ha lo
> spettro emissivo dettato dal fatto che ad emettere
> � un corpo nero, non � mica radiazione entro un corpo
> nero. Non � affatto vero che la radianza � conservata nel
> vuoto, esternamente ad un corpo nero.
Invece si! Considera un "raggio" di radiazione uscente dalla superficie
di un corpo omogeneo (nero o no, non importa) cio� una semiretta che
parte dalla superficie e va verso l'infinito. La radianza su tutti i
piani perpendicolari a questa retta � indipendente dalla distanza dalla
superficie. Mannaggia, � questa una delle propriet� della radianza che
cerco di spiegare fin dall'inizio!!!!!
> Ripeto, per me irradianza � una nozione pi� generale, che
> non ha necessariamente da fare con un corpo nero. Si
> tratta della radiazione incidente su una unit� di superficie.
Non ho mai detto che la radianza � una quantit� che vale solo per il
corpo nero. Se ho fatto capire questo ho sbagliato. Ho sempre avuto
intenzione di dire semplicemente che, sulla superficie di un corpo nero,
IN PARTICOLARE, la radianza bolometrica dovuta all'emissione del corpo
nero stesso � data dalla formula di Stefan-Boltzmann.
Io penso che sarebbe ora di troncare la discussione.
Daniele Fu�
Uni. Milano-Bicocca
Received on Thu Dec 22 2005 - 13:13:52 CET
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