"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:dnfc7s$fm7$3_at_newsreader2.mclink.it
> Carino, ma tu l'hai capito il trucco?
>
Vediamo....
Invece della luce prendiamo un onda sonora ad esempio. Cosa cambia?
La velocita`del suono chiamiamola c.
Allora lo specchio misura una frequenza incidente:
f�(i)=(1+v/c)f(i)
E questo non cambia.
Ma poi l`onda sonora viene riflessa. Dal punto di vista dell`osservatore
in S�la velocita`dell`onda riflessa e` c-v ma la sua frequenza
e`sempre f�(r)=f�(i), e dunque calcolando
con la formula dell`effetto doppler la frequenza che misurera`l`osser
vatore in S si ha:
f(r)=f�(r)(1+v/(c-v))=f`(i)(1+v/(c-v))=f(i)(1+v/c)(1+v/(c-v))=
=f(i)(c+v)/(c-v).
Quindi il trucco e`l`aver usato un fatto relativistico (la
velocita`della
luce e`c in tutti i sistemi) con una formula classica.
Se si pensa ad un etere in cui la luce si propaga, tutto torna anche
dal punto di vista classico.
> Ora non dico di piu', ma aggiungo solo che la mia "dimostrazione"
> aveva in effetti un punto critico, che sono stato incerto se segnalare
> o no.
> Aspetto la tua risposta, poi ne riparliamo ;-)
Il ragionamento mi sembra che fili senza particolari
problemi e vale sia in relativita`che in dinamica classica poiche`come
hai detto non occorre cambiare il sistema di riferimento.
L�unico punto potrebbe essere quando si consideri la possibile esistenza
di
un etere. Allora se la sorgente si muove rispetto all`etere con
velocita`
diciamo v(s) e la velocita`dello specchio rispetto alla sorgente e`
v(r)il punto P e il punto Q hanno all`andata una velocita`
rispetto alla sorgente c-v(s) e al ritorno c+v(s).
Aspetto conferma ;-).
the Volk
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Received on Mon Dec 12 2005 - 19:44:07 CET