Re: stringhe erotiche ?

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 11 Dec 2005 13:10:43 -0800

Ciao, ad entrambi. Sono sostanzialmente d'accordo con quello che ha
scritto Piero. Per� vorrei precisare che non ho nulla contro la teoria
delle
stringhe, che � una teoria com un'altra. Ma ho da dire sul contesto
nel quale
si sviluppa e su come viene usata. Pi� che altro sono sempre pi�
stufo
della situazione stagnante della fisica teorica delle alte energie e
sull'importanza che appare sempre di pi� del tutto immeritata,a mio
parere,
che viene riposta nella teoria delle stringhe: non ha dato alcun
risultato
(fino ad ora) che sia stato confermato dagli esperimenti.
Non si capisce perch� chiamarla ancora fisica teorica, visto che non
ha dato alcun risultato di fisica (risultato sperimentale intendo) ...
e non fisica matematica.
Cio� ... si capisce anche questo, ed � per questo che la situazione
� anomala:
a parte pochissimi casi, la teoria delle stringhe viene svolta in modo
del tutto
non rigoroso e in termini di "congetture". Siamo lontanissimi sia dai
successi
sperimentali della teoria dei campi quantistica dei tempi d'oro o dal
rigore
matematico con cui � stata sviluppata la teoria dei campi.
Non � necessario formulare la fisica teorica con tutto il rigore
matematico
e non � infatti successo, se non abbastanza tardi nella sua storia.
Questo perch� c'erano gli esperimenti che facevano da guida
(in un certo senso anche per dare una direzione alla matematica).
Per� il caso delle stringhe � abbastanza anomalo
perch� gli esperimenti non ci sono. Cosa rimane?
Purtroppo molto poco. Secondo il mio modesto parere:
1) "ipse dixit" (ipse= Witten, Maldacena,... sui quali non ho niente da
dire,
anzi)
2) un non meglio (forse dovrei dire "non pi�") definito "senso
fisico",
che non si basa pi� sulla fisica ma su "idee" o forse dovrei dire
"slogan"...
3) il sistema perverso, specie in USA delle citazioni/finanziamenti


Sono appena tornato dal convegno semestrale a Goettinghen su teorie
dei campi costruttive e c'era anche uno stringhista che ha presentato
un talk.
Non � stato trattato male (anche perch� � stato molto chiaro e
modesto).
Ma il punto di vista un p� anomalo era chiaro a
tutti. Ha fatto vedere dei calcoli da suicidio per controllare in certi
casi una
certa congettura (per altro astrattissima: funzioni di partizione di
formulazioni
euclidee differenti, su spazi topologicamente complicati, che sembrano
coincidere). Alla fine dell'orgia dei conti, che mostrava che la
congettura
(sulla cui natura fisica ho ancora della fortissime perplessit�) nel
caso in
esame era verificata, la domanda naturale sarebbe stata per noi tutti:
come si pu� dimostrare la congettura? Invece no, la domanda
sull'ultimo
lucido era "come si pu� generalizzare questa congettura al caso...XYZ
ancora pi� complicato?"

Ciao, Valter
Received on Sun Dec 11 2005 - 22:10:43 CET

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