Piramide quantistica?

From: F. Lopez <pako.lopez_at_virgilio.it>
Date: Tue, 6 Dec 2005 16:31:16 +0100

Ciao ragazzi, ma secondo voi quanto � vasta la meccanica quantistica? ed �
vero che bisogna studiarla sempre seguendo una struttura a piramide,
gerarchica? secondo me � come una piramide con il vertice non molto ben
definito. Si inizia a studiarla nei corsi propedeutici in Istituzione di
Fisica Teorica, in Struttura della Materia, ecc. ma il significato dei
formalismi astratti non hanno senso sino a quando uno padroneggia il gradino
precedente, non ci sono scorciatoie per salire in questa gerarchia. Lo
stesso capita anche in Meccanica classica, senza calcolo differenziale non
si va da nessuna parte, ugualmente senza il metodo di Euclide non si pu�
capire la geometria, o senza Cauchy capire l'analisi, ecc. Secondo me il
primo gradino in mec quantistica � quello dal formalismo classico alla
fisica quantica di base, accettando l'evidenza sperimentale della natura
ondulatoria della materia, di quanto � veloce la luce, e il carattere
probabilistico del mondo atomico, si aprono con questi temi le porte al
mondo quantistico, non guasta conoscere a fondo la vecchia meccanica
quantistica alla Bohr. Con l'aiuto dell'equazione di Schroedinger si passa
quindi uno scalino in su, si possono descrivere tanti aspetti fisici con
tale equazione: livelli energetici atomici e nucleari, diffrazione di
elettroni e neutroni, tunneling, e molto ancora... Il secondo passo, al meno
per me cosi lo ho avvertito, � quello di avere dimestichezza con il
linguaggio di Dirac, di von Neumann e di Hilbert con i suoi spazi e
operatori. Devo dire che a volte a me studiando con notazione Dirac, il solo
vedere un ket in un certo modo in una equazione mi metteva soggezione, anche
la sola stupidaggine di non sapere quando si omette la sbarra orizzontale
mettendo insieme un ket e un bra. Insomma, non si pu� andare avanti se non
si capisce bene la dualit� di questi operatori e la terminologia
dell'algebra di operatori, osservabili, elementi di matrici, e in
particolare la Teoria delle Perturbazioni con tutte le sue varianti, con le
quali si studiano molti fenomeni fisici di nuclei, particelle elementari,
atomi e molecole, ecc. Questo non � per� il gradino pi� alto della piramide,
revisionando letteratura specialistica nelle riviste, ci si trova speso in
difficolt� da fronte a una barriera insormontabile di simboli e concetti
quasi misteriosi, ad es operatori di campo, graphs, propagatori, funzioni di
Green, spinori, la matrice S-matrix, rappresentazioni irriducibili, gruppi
continui,,, e molto ancora... La cosa tosta � che queste "idee" non sono
sempre matematicamente connesse, sono corpi di conoscenza astratta che
talvolta concorrono nel descrivere un fenomeno. Per studiare meccanica
quantistica avanzata allora bisogna sentirsi "come a casa" in tutte queste
cose? � giusto di parlare di una piramide di conoscenze a gradini a questo
livello?? Secondo me il senso intuitivo � come mistificato nello studio
della meccanica quantistica, mi spiego: a volte l'intuizione non basta a
capire e visualizzare queste "nuvolette" , "correnti" e flussi di
probabilit�...ecc ecc ecc... e se avessi avuto ragione nonno Einstein che
"Dio non gioca con i dadi..."?????, hee? bella fregatura vero? :) cosa ne
pensate?, ciao. F. Lopez
Received on Tue Dec 06 2005 - 16:31:16 CET

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