Re: Relativita`della contemporaneita`

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Wed, 23 Nov 2005 17:18:23 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:dlvrqh$td1$1_at_newsreader2.mclink.it...

> Aggiungo un'altra considerazione: ci sono casi in cui *e' giusto*
> sommare le velocita'.
> Faccio partire un lampo di luce incontro a un treno che arriva verso
> di me a velocita' v, e che nel momento in cui parte il lampo dista D
> da me: dopo quanto tempo il lampo colpisce il treno? Risposta: t =
> D/(c+v).
> Cerca di capire perche': qui la relativita' non c'entra proprio
> niente!
>
> Allora: come si fa a capire quando e' giusto e quando e' sbagliato
> dire c+v? :-))

Probabilmente immagini come la penso io.
Secondo me chi non ha gia' capito si incasinera' sempre finche' non gli si
spiega per bene che alcune parole che utilizzano "allegramente" assumono il
loro significato solo nell'ambito della data sincronizzazione scelta.
Secondo me non basta affatto che si aggiunga in chiusura (come facevi in un
recente post) qualcosa tipo
"Occorre anche precisare che in K puo' essere stato preventivamente
allestito un sistema di orologi sincronizzati; la verifica della non
simultaneita' si fara' andando a leggere i tempi segnati dai due
orologi che si trovano nei posti dove esplodono i due petardi."

Tutti coloro i quali si incasinano con le questioni legate alla relativita'
della contemporaneita' o non sanno, oppure ogni tre parole dimenticano, che
nel dire "velocita'" o "nell'istante ..." stiamo dicendo qualcosa di
strettamente legato alla processo di sincronizzazione degli orologi. E' per
questo che io affronterei tutte queste questioni riducendo al minimo
l'utilizzo di enti convenzionali (e, ove possibile, forse e' sempre
possibile, porterei il minimo proprio allo zero) cioe' parlerei quasi solo
di esiti di misure (e, ove possibile, forse sempre, toglierei il quasi).

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Nov 23 2005 - 17:18:23 CET

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