Re: Relativita`della contemporaneita`
Elio Fabri ha scritto:
> Allora: come si fa a capire quando e' giusto e quando e' sbagliato
> dire c+v? :-))
>
Finalmente avro' una risposta *certa* a questa domanda che mi assilla
da quando ho cominciato a studiare fisica (cio� da pochi mesi :).
A rischio di uno 'scapaccione' di Elio, azzardo una risposta...
Secondo me, mai.
La vedo cosi:
se il lampo parte da O verso A (il treno) a distanza D che avanza verso
O a velocita' u potro scrivere che *secondo O* il lampo raggiungera' A
in un tempo t, ma nello stesso tempo A e' avanzato verso O di ut,
pertanto
t = (D - ut) / c => ct = D - ut => t = d / (c + u)
Ora, io non interpreto c+u come somma di velocit�, ma come un
'passaggio senza significato fisico'. Pero' mi chiedo: quando posso
dire che una formula/equazione ha significato fisico?
Mi rimetto alla clemenza della corte
Ciao
Martino
Received on Wed Nov 23 2005 - 21:09:48 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:17 CET