Re: Relativita`della contemporaneita`

From: Martino <mar_tino_at_hotmail.it>
Date: 23 Nov 2005 12:09:48 -0800

Elio Fabri ha scritto:


> Allora: come si fa a capire quando e' giusto e quando e' sbagliato
> dire c+v? :-))
>

Finalmente avro' una risposta *certa* a questa domanda che mi assilla
da quando ho cominciato a studiare fisica (cio� da pochi mesi :).
A rischio di uno 'scapaccione' di Elio, azzardo una risposta...

Secondo me, mai.

La vedo cosi:

se il lampo parte da O verso A (il treno) a distanza D che avanza verso
O a velocita' u potro scrivere che *secondo O* il lampo raggiungera' A
in un tempo t, ma nello stesso tempo A e' avanzato verso O di ut,
pertanto

t = (D - ut) / c => ct = D - ut => t = d / (c + u)

Ora, io non interpreto c+u come somma di velocit�, ma come un
'passaggio senza significato fisico'. Pero' mi chiedo: quando posso
dire che una formula/equazione ha significato fisico?

Mi rimetto alla clemenza della corte

Ciao

Martino
Received on Wed Nov 23 2005 - 21:09:48 CET

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