Re: La frequenza di un fotone.

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 02 Nov 2005 18:31:06 GMT

                    Il 01 Nov 2005, 02:43, "Giovanni Rocco" <giovanni.rocco_at_adriacom.it> ha
scritto:
> Scusate, se me ne approfitto....
> un fascio di radiazione coerente monocromatico viaggia nel vuoto, le sue
> caratteristiche sono frequenza e velocit�, attraversano ora un materiale
> denso ma trasparente (es. fotone UV e quarzo o plasmi ultrarafreddati o
....)
> il fotone riduce la sua velocit�. La sua frequenza aumenta?
>
> Se si, come si giustifica E=hf (f=frequenza non potendo usare la corretta
> sintassi).
>
> Se no, diminuisce solo la sua lunghezza d'onda, corretto?

Si a meno di effetti non lineari o isteretici.

> O, cos'altro accade?

Puo' succedere che ci sia trasferimento di energia da
modi a frequenza piu' bassa a modi a frequenza piu' alta
o viceversa. In altre parole puo' cambiare il numero di fotoni
per la frequenza assegnata. Senza rinunciare alla linearita'
puo' verificarsi che la trasformata di Fourier del segnale che
attraversa il materiale abbia un nucleo integrale non diagonale.
Mi spiego meglio: normalmente se si assume una risposta lineare
ed indipendente dal tempo (ovvero ipotesi di non istereticita')
allora si dimostra (teorema del prodotto di convoluzione)
che la trasformata di Fourier del segnale che attraversa il
materiale si ottiene moltiplicando componente per componente
il segnale in entrata per un numero che dipende solo da quella
frequenza. Se viene a mancare l'indipendenza dal tempo puo'
verificarsi che nella trasformata tu abbia un nucleo
integrale del tipo: \chi(omega, omega'). Nel caso piu' semplice,
senza uscire dallo schema lineare causale, si spiega questo fenomeno
come un effetto di feed back fra la luce incidente ed il materiale.

In altri casi puo' verificarsi che una radiazione di frequenza assegnata
venga separata in due componenti di frequenza piu' piccola. Se lo
spostamento di frequenza e' piccolo la seconda componente puo'
essere semplicemente una componente fononica, oppure rimanere
una componente fotonica ma stare fuori dal campo di visibilita' delle
frequenze.
          

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Received on Wed Nov 02 2005 - 19:31:06 CET

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