Re: Pendolo di Foucault

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Mon, 17 Oct 2005 18:52:48 GMT

                    Il 17 Ott 2005, 18:40, Pangloss <marco.kpro_at_tin.it> ha scritto:
> [it.scienza.fisica 17 Oct 2005] Daniel ha scritto:
>
> > Sempre IMHO, non credo, cosi' a naso, che un termine dissipativo,
> > proporzionale alla velocita' della "palla" e contrario al suo moto,
> > possa spiegare l'insorgere di un moto "retrogrado" ma opterei per un
> > qualche disturbo che forma un angolo con il vettore velocita'
> > istantaneo. Escludendo effetti Bernuilli, torsioni e onde sul cavo o
> > misteriosi comportamenti della forza di Coriolis, mi sembrerebbe piu'
> > semplice cercare la causa nel sistema di scappamento che mantiene
> > l'oscillazione e che potrebbe dare l'impulso in una direzione che non
> > giace esattamente sul piano di oscillazione istantaneo.
>
> Guarda che il pendolo della Mole Antonelliana era privo di dispositivi
> per compensare lo smorzamento. Sono comunque d'accordo quasi su tutto
> cio' che e' stato scritto da te e dagli altri qualificati interlocutori
> di questo thread (Fabri, Cocciaro, Tetis).

Questo e' importante perche' normalmente questi sono
ritenuti i primi fattori di non-linearita' nei pendoli di Foucalt.
Pero' ti ho gia' chiesto e lo richiedo: di quanto variava l'ampiezza
delle oscillazioni nel corso della giornata?
Anche quando sia possibile non preoccuparsi dell'effetto di
risonanza indotto dall'alimentazione c'e' un'altro fatto:
l'acciaio e' un materiale elastico, che lo si voglia considerare
o no. Il problema risulta studiato in letteratura ed
effettivamente risultano due fatti:

I se il supporto e' caratterizzato da un moto oscillatorio,
   allora nei pressi della risonanza si ha sempre un leggero
   trasferimento di energia in favore dei moti trasversali.

II nel caso di pendolo tridimensionale si ha un periodico
   trasferimento di energia dai modi trasversali a quelli
   longitudinali e poi viceversa.

Ora io mi sono posto questa domanda in relazione al primo fatto:
 
L'estensibilita' dell'acciaio non potrebbe essere pensata come
equivalente ad un moto del supporto ed un moto esattamente
alla risonanza?

Ad ogni modo tutto questo non risponde alla perplessita' di
Pangloss. Infatti anche per questi meccanismi la simmetria
planare dovrebbe condurre equivalentemente all'uno o
all'altro effetto. E' vero che la forza di Coriolis rompe la
simmetria chirale, ma rimane da spiegare con chiarezza
se e come questa asimmetria possa guidare in modo
tanto marcato addirittura un rovesciamento della chiralita',
se questo e' un effetto sistematico etc... Da quel che ho
visto nei molti studi sulla costruzione di pendoli di Foucault
in effetti non ho trovato cenno a questa fenomenologia.

Pero' c'e' una cosa che in prima istanza avevo lasciato da
parte. Come dicevo uno degli effetti della forza di Coriolis
e' che una parte della forza di Coriolis e' longitudinale al
moto. Nel caso di un materiale effettivamente inestensibile
noi dimentichiamo questo effetto. Non e' pero' il caso
dell'acciaio. Bisogna vedere fino a che punto l'estensibilita'
(che per l'acciaio dovrebbe essere molto contenuta) sia
rilevante. Potrebbe verificarsi che e' tanto piu' rilevante
quanto piu' lungo e' il cavo. Ad ogni modo sappiamo che


> Non varrebbe la pena di levarsi lo sfizio, provando a staccare la
> corrente ai magneti di San Petronio?
> (mi scuso per la lunghezza del post)

Ho trovato un cenno agli effetti di precessione ellittica aggiungendo
a Pendolo di Foucault la chiave eccentricita'. Pero' quello di cui
si parla e' solo dell'importanza di eliminare questo effetto con un
opportuno accorgimento quando si progettano pendoli molto
grandi, specie se alimentati. Non c'e' notizia di smorzamento.

> --
> Elio Proietti
> Valgioie (TO)
>
>
          

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Received on Mon Oct 17 2005 - 20:52:48 CEST

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